papaleonexiv(UNWEB) – Perugia – Domani l'Umbria accoglie Papa Leone XIV, atteso ad Assisi per la conclusione dell'ottantunesima assemblea generale della Conferenza episcopale italiana. Prima un momento di preghiera sulla tomba di San Francesco e alla fine in visita privata alle suore agostiniane di Montefalco.

Una visita, la prima di Papa Prevost, che riconosce all'Umbria un ruolo centrale nella vita spirituale e civile del Paese e che richiama la profonda eredità francescana che da secoli lega l'Umbria alla Chiesa universale.

La presidente della Regione, Stefania Proietti, sottolinea il valore della giornata di domani e l'attesa che la accompagna. "L'arrivo del Santo Padre – afferma – tocca profondamente la nostra storia spirituale. L'Umbria accoglie Papa Leone XIV con gratitudine e con la consapevolezza di essere una terra che custodisce un messaggio universale, quello di San Francesco, che continua a parlare al mondo con la forza della fraternità, della pace, della prossimità e della cura del creato".

"La voce del Papa – aggiunge – con il suo appello all'attenzione verso gli ultimi, alla tutela della dignità umana e alla responsabilità quotidiana, indica una direzione chiara anche per le istituzioni. L'Umbria sta attraversando trasformazioni importanti e il suo insegnamento ci aiuta a dare corpo a un impegno più forte per la giustizia sociale, la sostenibilità e la costruzione di una comunità salda e solidale".

La presidente richiama il valore umano e comunitario della visita: "Domani sarà una giornata di speranza. Nel volto dei giovani, delle famiglie, delle persone che vivono momenti di sofferenza e che troveranno nelle parole del Santo Padre conforto e coraggio, si riconosce la forza di un messaggio che parla con verità e dolcezza a tutti".

Per Proietti, l'arrivo del Papa costituisce infine un incoraggiamento a proseguire nella direzione tracciata in questi mesi: "La visita di Papa Leone XIV non deve essere solo un evento straordinario, ma un invito a prestare sempre più attenzione alla dignità delle persone, alla qualità dei servizi, alla coesione sociale e alla valorizzazione dei territori. L'Umbria – conclude – può essere un laboratorio di convivenza civile e spirituale, un luogo dove la dignità umana resta sempre al centro delle scelte pubbliche".


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