(UNWEB) – Perugia, 28 ottobre 2025 – La Sala dei Notari di Perugia ha ospitato "Imprese Futuro Umbria 2025", l'iniziativa promossa da Confcommercio Umbria in occasione degli 80 anni dell'associazione. Un laboratorio pubblico di idee, numeri e visioni per delineare il futuro economico e sociale della regione, attraversando i temi della rigenerazione urbana, dell'economia di prossimità, dell'innovazione, del turismo e della coesione territoriale.
Intervenendo nella sessione conclusiva - insieme al sottosegretario Emanuele Prisco, alla sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e alla presidente dell'Assemblea legislativa Sarah Bistocchi - la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha sottolineato l'importanza di un metodo condiviso tra istituzioni e sistema imprenditoriale:
"Stiamo lavorando a fianco delle imprese sul tema dell'e-commerce, della rigenerazione dei centri urbani e del commercio di prossimità, e lo sviluppo nasce da relazioni solide e corrette tra pubblico e privato. Relazioni chiare, leali, capaci di generare progetti. Senza relazioni non si riaccende l'economia dei nostri territori. E per riavviare l'economia la presenza dei giovani è fondamentale perché ci ricordano che il cambiamento è già iniziato e che le istituzioni hanno il dovere di ascoltare, capire e costruire insieme a loro il futuro.
Sui distretti del commercio è stato attivato un percorso di co-progettazione e l'11 novembre si svolgerà un incontro regionale con gli stakeholders. Parallelamente stiamo aggiornando la legge regionale sul commercio elettronico, ferma al 2014, perché il mondo nel frattempo è diverso e le norme devono cambiare".
"Vorrei soffermarmi anche sulla Zes. Oggi - ha aggiunto la presidente - abbiamo l'opportunità della Zona economica speciale, ma dobbiamo saperla utilizzare fino in fondo. Quello che imprenditori e commercianti ci chiedono è certezza dei tempi, regole chiare, semplificazione amministrativa e la Zes offre proprio questo: una cornice normativa più semplice, tempi autorizzativi certi e condizioni che consentono di investire con fiducia. Ora dobbiamo lavorare insieme al governo e alla Commissione europea per superare i limiti della perimetrazione prevista dal regolamento 107, paragrafo 3C, che ha escluso territori che hanno le stesse necessità di sviluppo. La proposta è chiara: semplificazioni e credito d'imposta devono essere accessibili non solo alle città principali, ma a tutti i territori che ne hanno bisogno. Stiamo elaborando una proposta condivisa con Roma e Bruxelles: il dialogo è aperto e sono convinta che riusciremo a trovare una soluzione equa.
"Per affrontare le sfide che abbiamo di fronte - ha concluso la presidente - non bastano norme e risorse, servono relazioni, fiducia reciproca, ascolto e responsabilità. Questo è il metodo che vogliamo continuare a seguire".
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Simone Fittuccia, vicepresidente Confcommercio Umbria, e dell'assessore del Comune di Perugia Andrea Stafisso. A seguire, gli interventi dell'urbanista Alessandro Balducci (Politecnico di Milano) sulla pianificazione integrata e di Elena Franco sui modelli distrettuali e sulle economie di prossimità. Il confronto nazionale tra esperienze di distretti commerciali ha visto protagonisti Michele Biselli, Oscar Fusini, Juri Imeri e Matteo Burico.
Successivamente Mariano Bella, direttore dell'Ufficio studi Confcommercio, ha introdotto il tema "dal Made in Italy al Sense of Italy", proponendo una rilettura del valore territoriale dell'impresa italiana. La sessione "L'Umbria di domani" ha visto gli interventi di Luca Ferrucci, amministratore unico di Sviluppumbria, dell'assessore regionale allo sviluppo economico e trasporti Francesco De Rebotti e dell'assessore al turismo Simona Meloni.



