(UNWEB) Perugia.Un prologo importante si era già vissuto dieci giorni fa al Museo del Grifo, ma quanto avvenuto stamani è stato di gran lunga più emozionante. La Sala Dei Notari ha fatto registrare il sold out per la presentazione del libro "Tigre - Storia romantica di un terzino", scritto dal giornalista Claudio Sampaolo e dedicato ad Antonio Ceccarini, uno dei punti fermi del Perugia dei Miracoli scomparso dieci anni fa.
Un volume che, va ricordato, mette l'aspetto sportivo in secondo piano (anche se quel famoso gol all'Inter, l'unico realizzato dal Cecco in serie A, aveva consentito al Grifo di salvare l'imbattibilità) per concentrarsi su quello umano.
E' questo il concetto espresso da uno da Matteo, uno dei suoi due figli: "Questo è un progetto nato più di un anno fa quando con mia madre e mia sorella ci siamo visti. Abbiamo voluto raccontare la persona, l'aspetto di certo meno conosciuto. Bisognava tirare fuori i ricordi personali; non amiamo molto l'esposizione ma questa esperienza è stata importante. Abbiamo parlato della storia di un bambino, un ragazzo che aveva un sogno ed è riuscito a raggiungerlo, forse in maniera superiore alle aspettative. Poi si racconta i valori che ha portato in famiglia e che ancora oggi ci ritroviamo. Evidentemente la storia di mio padre ha lasciato qualcosa di importante. Sono contento di essere nato qui perché siamo legati in maniera importante".
Molta emozione anche nel volto di sua sorella Gaia: "Volevo ringraziare mia mamma e mio fratello perché senza di loro questo progetto non sarebbe nato. Mi sono emozionata anche io perché non conoscevo alcuni aspetti della storia calcistica di mio padre avendolo vissuto sotto l'aspetto umano. Era una persona essenziale, era di poche parole che arrivavano dirette, al momento giusto. Spero che tutto questo possa diventare un monito per i ragazzi che si approcciano al calcio affinché con certe caratteristiche possano fare carriera e che possa naturalmente trasmettere la memoria di mio padre".
Breve e coinciso il ricordo di Grazia, la vedova: "Hanno detto tutto loro. Antonio era una persona per bene e questa presenza ne è la dimostrazione. Era sempre serio, impegnato ma talmente gioioso e stravagante che poteva sembrare un ragazzo di 20 anni. Tornava il venerdì e disse "andiamo al mare". Era un uomo normale ma amante della vita".
IL SALUTO DELLE ISTITUZIONI
Ad aprire le danze era stata la sindaca Vittoria Ferdinandi, che si è detta "contenta di vedere una sala così gremita. Ho potuto solo sfiorare l'impegno che la famiglia ha messo in questo libro. Sono felice che la città vi restituisca ciò che avete dato perché il Grifo fa parte dell'identità di essa. Riviviamo oggi un pezzo di storia che ci ha visto di protagonisti, abbiamo bisogno di riagganciarlo. Vogliamo guardare avanti ma nello stesso tempo saper custodire le nostre radici e guardare indietro. Le nostre generazioni hanno bisogno di esempi credibili. Il successo si può ottenere con il garbo, la gentilezza e lo sforzo quotidiano. È l'aspetto emotivo dello sport che dobbiamo custodire, un senso di apparenza e d'orgoglio che ogni volta che entro al Curi lo riaggancio. Sperando che basti a far tornare il Grifo dove merita".
Poi l'Assessore allo Sport nonché ex Grifone Pierluigi Vossi: "Leggendo questo libro ho provato emozioni stupende da parte di chi ha perso un padre e da chi ha svolto questo ruolo. Ho conosciuto Antonio che ero raccattapalle; guardandolo come giocava ho osservato la sua postura. Il difensore era sempre nell'ombra, che doveva eliminare l'attaccante più forte. Era concentrato, mai fuori dalle righe. Ha preso le caratteristiche di noi perugini, che tutti apprezzano. Se non ci fosse stato quel gol l'imbattibilità ce la saremmo sognata".
GLI AUTORI
Gianluca Galli, di Morlacchi Editore, racconta: "Il nostro rapporto inizia il 15 febbraio 2025 con una mail che Matteo ci invia per proporre la sua storia cercando di restituire coi lettori le caratteristiche del personaggio e ciò che lo ha caratterizzato la storia calcistica. In cinque minuti ho dato la mia massima disponibilità per far sì che il progetto nascesse nel miglior modo possibile e dare ai perugini una lettura che possa suscitare emozioni forti. C'è stato un impegno alto da parte di tutti. Volevamo la realtà, avere un personaggio che con le sue doti morali facesse la differenza. Tutto ciò che ha segnato il Perugia di quel periodo. Ringrazio tutta quella squadra per ciò che ha potuto trasmettere e la sua famiglia, Cucinelli che con l'introduzione ha voluto dare un taglio preciso e Sampaolo con cui rivedo molti tratti narrativi di un giornalismo un po' perduto. Spero che questo libro sia l'inizio di una collana dedicata ai grandi campioni del calcio perugino".
La parola a chi l'opera l'ha scritta, ovvero Claudio Sampaolo: "Se Cecco fosse stato titolare avrebbe vinto di sicuro qualche trofeo. È stato anche il miglior terzino italiano, cosa che nessuno a Perugia è riuscito ad ottenere. Lo conoscevo come giocatore e andando avanti con Grazia, Matteo e Gaia è venuta fuori una storia romantica". Il calcio di oggi è cambiato: "Terzino è una parola romantica che oggi non esiste. Rimane solo il portiere".
CHI LO HA VISSUTO DA VICINO
Non è voluto mancare all'appuntamento Giampiero Molinari, vice storico di Castagner: "Si rischia di cadere in retorica parlando di chi non c'è più. Nel '77 in Coppa Italia prese una diffida. Fece una scommessa con D'Attoma secondo cui non sarebbe stato squalificato e così avvenne. Era una persona molto razionale. Aveva le parole scandite, ed è stato decisivo per le fortune della squadra".
Infine uno dei compagni con cui verosimilmente legò di più, Michele Nappi: "Era persona umile, che conosceva i limiti che erano anche i miei. Avevamo bisogno di una concentrazione asfissiante e non potevamo permetterci tentennamenti. Era più facile stare in A avendo qualità tecniche notevole: io e Cecco eravamo due scarponi ma abbiamo giocato insieme sette anni. Ci siamo detti che dovevamo correre e far sacrifici più degli altri per restare a certi livelli. Un aneddoto? Feci un cross e lui segnò. Ramaccioni ci ha preso in giro...".
Enrico Fanelli - Umbria Notizie Web


