(UNWEB) – Perugia, – La costruzione della nuova legge regionale sullo sport passa dai territori. È questo il senso della giornata dedicata agli enti locali nell'ambito del percorso "Umbria Destinazione Sport", che si è svolta oggi nella sala conferenze di Palazzo Broletto. Amministratrici e amministratori, molti dei quali collegati anche online, hanno preso parte al confronto promosso dalla Regione Umbria per condividere idee, esperienze e proposte in vista della riforma della legge regionale, che ridefinirà il ruolo dello sport come strumento strategica di benessere, salute, inclusione e sviluppo territoriale.
Aprendo i lavori, l'assessora allo sport e al turismo Simona Meloni ha salutato i presenti e gli amministratori collegati sottolineando il valore di un percorso condiviso: "Questi momenti sono fondamentali per ascoltare i territori e costruire insieme un progetto che riporti lo sport al centro della nostra attività amministrativa. Con 'Umbria Destinazione Sport' abbiamo avviato un lavoro che nasce da un metodo di confronto costante, partecipato, che ci permette di fare una ricognizione reale dello stato dell'Umbria in termini di impiantistica, partecipazione e collegamento tra sport, salute e sviluppo".
L'assessora ha ricordato la due giorni di settembre al Barton Park come un punto di svolta: "Quelle giornate di attività tecnica, che ha coinvolto dieci tavoli tematici e le migliori competenze nazionali, è stata un successo. Per la prima volta una Regione ha adottato un approccio molto concreto, quasi aziendale, costruendo un confronto di merito e di visione tra chi vive lo sport, lo organizza e lo amministra. Da lì siamo partiti per scrivere, insieme, una nuova stagione di politiche sportive regionali".
Meloni ha voluto raccontare anche lo spirito del progetto, nato da un'immagine simbolica: "Abbiamo immaginato lo sport come un fiore, e a ogni petalo abbiamo associato un valore: prevenzione, salute, benessere psicofisico, socialità, inclusione, turismo, grandi eventi. È in questa connessione tra attività motoria e benessere collettivo che vogliamo costruire la nuova legge. L'Umbria, grande palestra a cielo aperto, deve diventare attrattiva per eventi regionali, nazionali e internazionali, ma anche capace di garantire a tutti l'accesso allo sport, indipendentemente dal reddito o dal luogo in cui si vive".
Nel suo intervento, Meloni ha sottolineato due priorità: garantire una reale accessibilità allo sport e rendere l'Umbria attrattiva per progetti e grandi eventi di qualità. "Oggi il 30% dei giovani umbri non pratica sport per ragioni economiche o di distanza dalle strutture. Dobbiamo colmare queste lacune, sostenendo le famiglie e riqualificando gli impianti. Allo stesso tempo vogliamo concentrare meglio le risorse, evitando contributi frammentati e puntando su progetti capaci di generare ricadute economiche e turistiche".
L'assessora ha poi ringraziato Sport e Salute, Fondazione SportCity, la Camera di Commercio dell'Umbria e il CONI per la collaborazione, annunciando che "il lavoro proseguirà fino al 27 novembre, quando a Terni, alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, tireremo le fila di questo percorso. Non sarà un punto di arrivo, ma un nuovo passo in avanti verso la riscrittura condivisa della legge regionale sullo sport".
La qualità del dibattito avviato negli Stati Generali, ha aggiunto, ha restituito una visione condivisa dello sport come elemento trasversale e leva strategica di benessere, salute, inclusione, sostenibilità e sviluppo territoriale. Il nuovo impianto normativo si ispira anche alle recenti riforme approvate in altre regioni italiane – come l'Abruzzo, la Basilicata, il Trentino-Alto Adige e l'Emilia-Romagna – per definire un quadro aggiornato, coerente con il nuovo articolo 33 della Costituzione, che riconosce "il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme".
Al centro della nuova legge sarà istituita una cabina di regia intersettoriale, composta da rappresentanti del mondo sportivo (Sport e Salute, CONI, CIP), degli enti locali, del sistema sanitario e turistico, dell'università e delle istituzioni educative. La cabina collaborerà con gli uffici della Regione nell'analisi dei trend, nella definizione delle progettualità e nella valutazione dei risultati, rendendo lo sport un vero "bene pubblico regionale". "Il nostro obiettivo – ha spiegato Meloni – è garantire che ogni investimento nasca da un'analisi condivisa e che le politiche sportive umbre si fondino su dati reali, monitoraggio costante e programmazione pluriennale".
Strumento operativo della nuova architettura sarà il Piano triennale di intervento, che definirà priorità, strategie generali, finanziamenti e progettualità da attivare, con una prospettiva di medio periodo basata sull'analisi dei dati e sull'ascolto dei territori. L'attuazione sarà accompagnata da un sistema di monitoraggio che prevede la nascita di un Osservatorio regionale, l'analisi periodica dei bisogni della cittadinanza e la convocazione regolare degli Stati Generali dello Sport per aggiornare strategie e obiettivi.
Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo dei Comuni, chiamati a essere protagonisti nella condivisione delle strategie, nella partecipazione alla cabina di regia e nella costituzione dei "Distretti collaborativi del benessere", modelli territoriali di coprogettazione per attuare politiche condivise e valorizzare esperienze locali. "La forza della nuova legge sarà nella partecipazione – ha aggiunto Meloni. Gli enti locali non saranno semplici destinatari, ma coautori di un processo continuo di valutazione, programmazione e innovazione. È dai territori che vogliamo ripartire per rendere lo sport accessibile, inclusivo e sostenibile".
Il futuro impianto normativo si articolerà intorno a sei grandi ambiti di azione, concepiti come componenti di una visione integrata. L'avviamento allo sport punterà a garantire l'accesso universale alla pratica sportiva attraverso voucher, aree outdoor e palestre della salute di prossimità, progetti per le persone con disabilità e programmi con i pediatri per la promozione del movimento nelle fasce più giovani. L'impiantistica sportiva sarà oggetto di un piano di monitoraggio e ammodernamento secondo criteri di sostenibilità, semplificando le procedure e incentivando la collaborazione pubblico-privata.
Sul versante salute e benessere, la Regione istituirà una Sport & Wellbeing Commission per integrare politiche sanitarie, sociali ed educative, con campagne di prevenzione, programmi scolastici dedicati e la nascita, in collaborazione con l'Università di Perugia, di un campus per la formazione di nuove figure professionali. La formazione rappresenterà un asse trasversale, con percorsi rivolti sia al personale della pubblica amministrazione che al mondo sportivo e l'attivazione di reti per la partecipazione a bandi nazionali ed europei.
La scuola sarà riconosciuta come uno degli ambiti chiave per promuovere la cultura del movimento, attraverso la mappatura degli impianti scolastici, la loro apertura condivisa e la costruzione di un'alleanza educativa stabile con lo sport. Infine, il turismo sportivo diventerà leva di sviluppo sostenibile e attrattività per l'Umbria, grazie alla mappatura delle strutture ricettive, alla valorizzazione dei cammini e all'elaborazione di un modello integrato di promozione e grandi eventi.
"Stiamo lavorando per fare dell'Umbria un laboratorio nazionale di buone pratiche – ha concluso Meloni. Lo sport non è un settore a sé, ma una parte essenziale della qualità della vita, della salute pubblica e dell'economia locale. È un linguaggio che unisce, un diritto che appartiene a tutti e una chiave per costruire una regione più sana, più equa e più partecipata".



