2 17(UNWEB) – Perugia,   – È stato firmato al Salone d'Onore di Palazzo Donini l'Accordo per l'inserimento lavorativo, attraverso le cooperative sociali di tipo B, delle persone con gravi difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario. Con questo atto, finalmente, anche l'Umbria darà attuazione all'articolo 14 del Dlgs 276, cosiddetta Legge Biagi, permettendo ai datori di lavoro di assolvere parzialmente gli obblighi di assunzione di personale con disabilità, mediante il conferimento di commesse di lavoro alle cooperative sociali di tipo B, quelle cioè che svolgono l'attività economica proprio con l'obiettivo principale di offrire opportunità di lavoro e salario a chi ha difficoltà di accesso al mercato del lavoro.

L'accordo, che è stato sottoscritto dalla presidente della Regione Stefania Proietti, coinvolge l'Arpal, le sigle sindacali e datoriali che hanno aderito, le associazioni del Terzo Settore e quelle che rappresentano le persone con disabilità.

"Questo momento rappresenta per la nostra Regione – ha dichiarato la presidente Proietti – non solo l'occasione di adeguare il nostro sistema regionale a quanto richiesto dalla normativa statale, ma segna anche un cambio di passo nella considerazione che la nostra comunità vuole dare alle persone con disabilità. Abbiamo voluto imprimere un'accelerazione alla sperimentazione del progetto di vita autonoma previsto dalla Carta di Solfagnano, estendendola anche alla provincia di Terni, e ora firmiamo questo accordo nella consapevolezza del fatto che accogliere queste persone nelle imprese e nel mondo del lavoro fa crescere in primo luogo le aziende nelle quali vanno a lavorare e la collettività in cui le attività operano".

"Purtroppo la nostra regione – ha sottolineato l'assessore alle Politiche del lavoro Francesco De Rebotti – è l'ultima ad attivare questo importante strumento previsto dall'articolo 14. Abbiamo voluto superare tale significativa mancanza subito all'inizio del nostro mandato. Lo abbiamo fatto attraverso l'attivazione di un percorso di partecipazione fatto di attento ascolto delle esigenze delle persone e delle famiglie coinvolte, finalizzato alla coprogettazione di contenuti e alla determinazione congiunta delle scelte necessarie. Il lavoro non finisce comunque oggi, poiché riteniamo necessario agire affinché continui aggiornamenti possano migliorare il provvedimento, alcuni dei quali verranno adottati a breve, con un addendum all'accordo che faremo in base a proposte che ci sono state ulteriormente avanzate. Quello odierno può essere anche considerato un contributo che la struttura dell'Assessorato al Lavoro ha voluto portare all'attività della direzione Salute e al Welfare, guidata da Daniela Donetti, impegnata nella definizione del nuovo Piano socio-sanitario, perché se parliamo di progetto di vita indipendente, il poter svolgere una attività lavorativa dignitosa e adeguata risulta, evidentemente, positivamente determinante".

"Le persone con disabilità – ha spiegato l'avvocato Massimo Rolla, garante regionale dei diritti delle persone con disabilità – verranno assunte dalla cooperativa sociale di tipo B, che poi potrà avere delle commesse da parte delle aziende che intendono dare questo genere di occupazione. Ciò comporta un triplice vantaggio: prima di tutto la persona con disabilità ha un inserimento lavorativo, poi la cooperativa può accompagnare quelli che sono i percorsi di inserimento mentre viene svolta un'attività economica, infine l'azienda committente assolve il suo obbligo rispetto alla legge. Si tratta di un passo in avanti e di un ulteriore aiuto per le persone con disabilità, ma non della soluzione del problema, che avverrà solo attraverso una riforma organica della legge 68 del 1999, lavoro che impegna da due anni i tavoli istituiti presso il ministero e che speriamo possa presto approdare ad un testo normativo".


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