(UNWEB) - Venezia, – È stata l'Umbria una delle protagoniste della seconda giornata del festival "L'Italia delle Regioni", in corso a Venezia fino al 20 maggio. La presidente Stefania Proietti ha guidato il primo dei tavoli tematici dedicati al "Made in Italy", portando l'esperienza e la visione dell'Umbria al centro del confronto nazionale su sviluppo territoriale, valorizzazione culturale e competitività economica.
Il festival ha visto oggi anche la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sottolineato il valore del contributo delle Regioni alla coesione del Paese. Mattarella ha ricordato come "le Regioni siano oggi uno snodo essenziale per la crescita del Paese, per il dialogo tra istituzioni e cittadini, e per la valorizzazione delle eccellenze territoriali che costituiscono la vera forza dell'Italia nel mondo". "Abbiamo portato l'Umbria a Venezia con una visione chiara – ha dichiarato la presidente Proietti, raccontare il nostro territorio non solo come patrimonio storico e naturale, ma come sistema vivo di imprese, comunità e innovazione. Il Made in Italy è anche promuovere le filiere locali, sostenere la competitività delle nostre aziende e valorizzare le connessioni tra cultura, turismo e sviluppo economico". Il tavolo, intitolato "Made in Italy: valore territoriale, cultura, turismo e promozione", è stato aperto dal rettore dell'Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, ed è stato trasmesso in diretta streaming. Ha coinvolto esperti, amministratori e rappresentanti del mondo imprenditoriale per discutere strategie integrate di valorizzazione dei territori attraverso politiche culturali e di attrazione turistica. In questo contesto, l'Umbria si è proposta come modello di integrazione tra sviluppo locale e promozione dell'identità. "Quando parliamo di Made in Italy – ha spiegato la presidente Proietti – non ci riferiamo solo a un'etichetta commerciale. Parliamo di saper fare, di radici culturali, di filiere produttive che integrano qualità, bellezza, innovazione e sostenibilità. Per l'Umbria, questo significa mettere in rete i nostri asset: l'agroalimentare di qualità, il manifatturiero avanzato, il turismo lento e spirituale, i borghi e il patrimonio naturalistico, le imprese familiari e artigiane che mantengono viva l'identità dei luoghi. Stiamo lavorando – ha sottolineato Proietti – per connettere in modo strutturato i nostri territori, i cammini spirituali e naturalistici, i nostri parchi e la nostra tradizione agroalimentare con strumenti digitali avanzati e strategie di attrattività. Vogliamo un'Umbria accogliente, accessibile, sostenibile e capace di valorizzare l'unicità delle proprie produzioni e dei propri territori". Particolare attenzione è stata data al ruolo degli eventi come leva per il posizionamento competitivo dell'Umbria nel panorama nazionale e internazionale. La presidente ha ricordato, tra l'altro, l'impegno della Regione nel coordinare grandi appuntamenti culturali e religiosi, come l'Ottavo Centenario francescano, che nel 2026 rappresenterà un'opportunità unica per attrarre flussi turistici qualificati. "Questo festival – ha aggiunto – è un'occasione preziosa per condividere buone pratiche e strategie tra Regioni. Solo attraverso il dialogo istituzionale e il confronto con il mondo della ricerca e delle imprese possiamo costruire politiche efficaci, capaci di generare impatto reale sui territori. L'Umbria c'è, con le sue competenze, con la sua bellezza e con una determinazione nuova: valorizzare il capitale umano, investire nella formazione e costruire reti intelligenti tra pubblico e privato". Accanto all'attività istituzionale, l'Umbria è presente anche con uno stand al Villaggio delle Regioni e delle Province autonome allestito a Campo San Polo, dove fino a domani verranno presentati progetti, prodotti e strumenti per conoscere e vivere la Regione. Tra gli appuntamenti più attesi, la presentazione ufficiale dell'app UmbriaFacile, in programma domani alle ore 16. L'app è pensata per offrire un accesso semplice e intuitivo a servizi, informazioni, itinerari e opportunità su tutto il territorio regionale. "Uno strumento – ha spiegato Proietti – che rappresenta il primo passo verso un sistema integrato di dati e servizi per cittadini e turisti, e che ci consentirà anche di monitorare i flussi e orientare le politiche di promozione e accoglienza". La seconda giornata del festival si chiude quindi con l'Umbria in prima linea nel contribuire alla definizione di un nuovo modello di valorizzazione territoriale, capace di coniugare tradizione e innovazione, radici e futuro.