(UNWEB) Perugia. L’Umbria è sempre più convintamente “No Slot”: stamani a Perugia nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, ha comunicato i vincitori del concorso di idee “Umbria No Slot”, promosso dalla Regione Umbria e realizzato in collaborazione con l'agenzia altoatesina “Doc Office for Communication and Design”, per dire no al gioco d’azzardo e selezionare le migliori proposte creative per realizzare una campagna regionale per la prevenzione e il contrasto della ludopatia.
Il contest, aperto acreativi, agenzie e professionisti con una sezione dedicata alle scuole, è stato lanciato dalla Regione Umbria il 6 marzo 2017 per chiudersi il 30 aprile, con l’obiettivo di mettere in circolo nuove idee selezionando quelle in grado di parlare meglio ai cittadini e sensibilizzare, sin da subito, un pubblico quanto più ampio e trasversale verso i rischi legati al gioco d’azzardo.
“In Umbria – ha detto l’assessore Barberini - sono circa 10mila le persone con profilo di gioco problematico, il 5,6 per cento della popolazione fra i 15 e i 74 anni. Un dato in linea con la media nazionale, che nel 2016 ha visto gli umbri spendere circa 1 miliardo 099 milioni di euro nei giochi autorizzati dai Monopoli, di cui il 67 per cento per apparecchi elettronici e slot machine. Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico – ha proseguito – assume dimensioni veramente grandi, basta pensare che in Italia le risorse investite per il Fondo sanitario ammontano a 113 miliardi e che nel 2016 sempre nel nostro paese 96 miliardi sono stati spesi per il gioco”.
L’assessore Barberini ha proseguito ricordando che l’iniziativa ‘Umbria No Slot’ rientra tra le azioni programmate con la legge regionale n. ‘21/2014’ per la prevenzione, il contrasto e la cura del gioco d’azzardo: “L’Umbria è stata una delle prime Regioni a dotarsi di una legge in materia grazie alla quale sono stati attivati centri per la cura e la prevenzione della patologia – ha affermato – Siamo consapevoli di quanto sia importante la comunicazione per riuscire a fronteggiare questo fenomeno che investe trasversalmente tutta la società indipendentemente dall’età. Grande attenzione è rivolta ai giovani, motivo per cui abbiamo voluto coinvolgere le scuole con una sezione speciale per realizzare una proposta grafica e video, per una campagna di sensibilizzazione e prevenzione rivolta ai propri coetanei. Alle tre proposte valutate come migliori è andato un contributo in denaro, destinato alla scuola, per l’acquisto di materiale didattico”.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato anche le scuole, l’assessore ha risposto ad uno studente della scuola Ugo Foscolo di Perugia che ricordava che a Porta Pesa, a poca distanza da due scuole, è stata aperta una sala scommesse: “Proprio oggi – ha detto l’assessore in Consiglio regionale si prende in esame una modifica della legge regionale che obbligherà anche le sale scommesse ad una distanza definita dalla norma da luoghi sensibili”.
Concludendo l’assessore Barberini ha reso noto che in 2 mesi di attività sono stati 148 i partecipanti al concorso, oltre 270 i progetti ricevuti da tutta Italia e dall’estero, tra layout, video e spot, più di 1.700 i download del bando effettuati e oltre 13.000 gli accessi al sito www.umbrianoslot.it. Sono state 7 le scuole umbre (superiori e medie) che hanno partecipato, presentando 14 progetti. Il contest era aperto a creativi, agenzie e professionisti della comunicazione con un forte know how in grafica, fotografia, brand e design oppure con talento ed esperienza per realizzazione di video e spot radiofonici. Due le categorie in gara (Layout e Video), per un montepremi complessivo di 7mila euro. Così come due sono i target di riferimento a cui si rivolgerà la campagna: adolescenti-giovani dai 18 ai 35 anni e adulti-anziani dai 36 ai 99 anni. Per raggiungerli sono previsti sistemi di comunicazione e i canali mediatici diversi: web e social network per i giovani, media tradizionali per il pubblico adulto. La diffusione della campagna è prevista dopo l'estate, con un piano di comunicazione che si svilupperà su diversi canali e target per raggiungere un pubblico composto da giovani (dai 18 ai 35 anni) e adulti/senior (dai 36 ai 99 anni).
Il concorso di idee ha visto una vittoria tutta al femminile e quasi tutta umbra: per la sezione professionisti si è aggiudicata il premio l'illustratrice Sarah Treb nella sezione layout, mentre il team composto da Giulia Innocenzi (di Foligno) e Federica Di Carlo ha vinto per la sezione video. I due progetti primi classificati sono accomunati da un messaggio positivo e diretto che, con semplicità e chiarezza, affronta una tematica complessa come il gioco d'azzardo.
Per la sezione scuole sono pervenute 14 proposte tra video, grafiche e idee creative: 1° classificato il Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei di Terni con il video realizzato dalla classe 2B; 2° classificato l'Istituto Professionale Orfini di Foligno con il layout ideato dalla studentessa Oksana Reka; 3° classificato la Scuola Secondaria di Primo Grado Ugo Foscolo di Perugia con l'immagine proposta dalla classe Prima E.
I vincitori sono stati decretati da un Giuria di qualità, presieduta da Matteo Grandi, giornalista e blogger di fama nazionale, e composta da: Valeria Saggio, Strategist & Administrator Doc Srl; Alexandre Dvihally, Project manager & Digital expert Doc Srl; Lucia Coco, psicologa e psicoterapeuta del Centro di riferimento regionale per il trattamento del gioco d’azzardo patologico presso l’Azienda USL Umbria 2; Angela Bravi, Regione Umbria, Servizio Programmazione sociosanitaria dell'assistenza distrettuale, Sezione Salute mentale e dipendenza; Fabiola Gentili, giornalista e responsabile della comunicazione dell'Assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare.
Per i professionisti era previsto un montepremi di 7.000 euro, suddiviso nelle due categorie Layout e Video: rispettivamente 3.000 e 4.000 euro. Per la sezione scuole: un contributo di 1.000€ per il primo classificato, di 800€ per il secondo e di 500€ per il terzo, da investire nell'acquisto di materiale didattico.