Nuova legge elettorale, ruolo delle minoranze, incremento della partecipazione dei cittadini: sono alcune delle proposte che saranno avanzate in seno alla Commissione speciale per le riforme dell’Assemblea legislativa da parte del Movimento 5 stelle, come comunica il consigliere pentastellato Thomas De Luca.
(UNWEB) Perugia, - Nuova legge elettorale, ruolo delle minoranze, incremento della partecipazione dei cittadini: sono alcune delle proposte che saranno avanzate in seno alla Commissione speciale per le riforme dell’Assemblea legislativa da parte del Movimento 5 stelle, come comunica il consigliere pentastellato Thomas De Luca.
“Entrano nel vivo – sottolinea De Luca - i lavori della commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari. Intendiamo volgere anzitutto l'augurio di buon lavoro al presidente della commissione, Daniele Carissimi, e al tempo stesso ribadire alcuni punti fondamentali di questa commissione che avrà il delicato compito di ridisegnare l'assetto democratico della nostra regione per il futuro. Tante sono le questioni aperte: dalla nuova legge elettorale al ruolo delle minoranze al nuovo assetto istituzionale. A tale proposito il Movimento 5 Stelle, ribadendo l'assoluta importanza della Commissione, sottolinea la necessità di tutela delle minoranze, potenziando le funzioni di controllo senza andare a comprimere ulteriormente i diritti”.
“Va data massima centralità ai cittadini – prosegue De Luca - e in questo senso intendiamo portare istanze utili al potenziamento degli strumenti di partecipazione. Su tutti la revisione della legge regionale che disciplina gli istituti di partecipazione e che ostacolerebbe di fatto l'indizione di qualsiasi tipo di consultazione referendaria regionale attraverso una norma che ne attua la sospensione in occasione di altre consultazioni amministrative, regionali, politiche ed europee. Riteniamo prioritario ed opportuno un approfondimento di questo aspetto, potenziando altresì le modalità di consultazione dei cittadini attraverso l'introduzione di innovativi strumenti di democrazia diretta come la e-democracy o democrazia digitale, che si avvale delle moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella partecipazione politica e nelle consultazioni popolari. E ancora il riconoscimento al diritto di accesso alle reti info-telematiche nei principi programmatici della Regione Umbria, il cui riconoscimento come diritto permetterebbe di rimuovere forme di discriminazione tradizionali e nuove ancora poco percepite come il digital divide. Tra le proposte che porteremo in capo alla Commissione ribadiamo anche la necessità di un 'aggiornamento delle normative sulla trasparenza e sui conflitti di interesse, principi fondamentali del nostro ordinamento che spesso nella loro applicazione concreta hanno evidenziato la presenza di un vulnus normativo nel definire, riconoscere e conseguentemente escludere le occasioni di incompatibilità”.
“Auspichiamo – conclude - che queste importanti scelte vengano fatte in maniera collegiale e con il più ampio coinvolgimento possibile, mettendo il cittadino al centro del nuovo assetto democratico della Regione, e non a colpi di maggioranza”.