(UNWEB) MAGIONE – Immerso nel verde delle colline umbre, dove la storia sembra essersi fermata a quel medioevo che ne ha visto la sua prima edificazione, il piccolo borgo fortificato di Antria dall'11 al 20 luglio prossimi consente di riscoprire il gusto dei piatti preparati secondo tradizione, con uno dei prodotti immancabili della cucina contadina: l'oca. Giunta alla sua 38esima edizione, organizzata dalla piccola associazione sportiva del luogo, "Collesanto e Antria in gastronomia" vede ai fornelli i residenti dei due paesi. Tra tradizione e qualche incursione nella cucina creativa, soprattutto nel menù dei dolci, la piazzetta del borgo, interamente restaurata nel 2021, permetterà di gustare pietanze a base d'oca e non solo. Le serate saranno allietate da musica dal vivo e dal fresco delle colline del Trasimeno.
Antria, località nota per aver dato i natali al famoso condottiero Niccolò Piccinino e al celebre latinista Marcantonio Bonciari, oltre che per la tradizionale sagra estiva è conosciuta per essere un piccolo gioiello di architettura medievale. Difeso da mura risalenti al XIII secolo, il castello di Antria conserva ancora alcune torri perimetrali e una splendida porta d'ingresso sovrastata da beccatelli. All'interno si trovano due pozzi medievali, un antico forno collettivo, ancora utilizzato per cucinare le oche servite alla festa, e alcuni suggestivi vicoli stretti e voltati che mantengono l'impianto urbano originario. La chiesa di San Rocco e Sant'Antonio Abate, con il suo campanile dominante la porta d'ingresso al castello, risale invece alla metà del XV secolo. Legata a questo edificio religioso sopravvive ancora oggi la confraternita maschile del Santissimo Sacramento. Una congregazione religiosa che mantiene immutate ritualità antichissime e che amministra tuttora alcune case coloniche e due poderi.