Una vittoria, nella sesta tappa della Coppa Italia FISE & MASAF, che conferma anche la validità del progetto allevatoriale portato avanti da Italia Endurance Stables & Academy
(UNWEB) Magione (Pg), –È una vittoria che va ben oltre il semplice risultato sportivo quella ottenuta da Gianluca Laliscia ed Ego Agylla nella CEN A di 42 km a Torgnon (AO), sesta tappa della Coppa Italia FISE & MASAF 2025. Un successo che racconta una storia fatta di dedizione, visione e amore per il cavallo, nella sua dimensione più autentica. Su un percorso tecnico e impegnativo, il binomio ha mostrato grande intelligenza tattica, perfetta gestione e un affiatamento impeccabile. I rientri cardiaci sempre sotto il minuto hanno confermato non solo la brillante preparazione atletica, ma anche l'equilibrio e la sintonia tra cavaliere e cavallo.
A soli 5 anni, Ego Agylla ha stupito per la sua maturità e per la calma e determinazione con cui ha affrontato ogni fase della gara. Sotto la sella dell'esperto Gianluca Laliscia - campione del Mondo a squadre nel 2005 e figura di riferimento nell'endurance internazionale - il giovane cavallo ha saputo esprimere tutto il suo potenziale.
Il trionfo è stato coronato da due importanti riconoscimenti: Ego Agylla ha ricevuto il premio ANICA, come miglior cavallo iscritto all'Associazione Nazionale Italiana Cavallo Arabo in classifica, e il premio MASAF, riservato ai cavalli di 5 anni nati in Italia, segnando così una tappa fondamentale nella sua giovane carriera e nell'impegno di Italia Endurance nella valorizzazione del cavallo arabo da endurance.
Ma questa vittoria non è solo il frutto di una prestazione sportiva. È il risultato di un progetto allevatoriale ambizioso portato avanti da Italia Endurance Stables & Academy di Agello di Magione, che da anni ha scelto di investire nella selezione e nell'allevamento del purosangue arabo per l'endurance, per dare vita a una filiera completa in cui sport, etica e visione si fondono in un percorso virtuoso. Un progetto pensato non solo per vincere, ma per valorizzare il cavallo come vero protagonista, rispettandone i tempi di crescita e curandone ogni aspetto, dalla nascita alle prime gare.
In quest'ottica, ogni puledro allevato porta un nome in lingua latina, con la lettera iniziale a identificare l'anno di nascita, accompagnato dal suffisso "Agylla", omaggio alla ninfa che – secondo la leggenda – si innamorò perdutamente del principe Trasimeno, figlio del dio Nettuno. Una scelta che riflette il legame profondo con il territorio umbro e con una storia che affonda le radici nella mitologia, ma parla al presente con orgoglio e visione. Oggi, Ego Agylla è la prova concreta del valore di questo percorso: un giovane campione, nato e cresciuto sotto il segno della passione, della competenza e del rispetto.