(UNWEB) Perugia. In tanti, troppi (si calcola circa l'85% in Italia) svolgono attività sportiva sotto il sole senza le necessarie protezioni. E ciò può far sì che l'atleta possa esporsi a dei rischi anche molto seri. E' un tema quello della prevenzione che sta molto a cuore agli organismi sportivi regionali e non solo: questa mattina, presso la sede del Comitato Regionale Umbro a Prepo, è stato presentato "Sport al Sole in Sicurezza", un torneo di calcio femminile che si svolgerà nel pomeriggio di sabato 24 maggio e nella mattinata di domenica 25 maggio presso il Parco Don Alberto Seri di Solomeo.
Poi il presidente del CRU Luigi Repace: "Ho conosciuto il prof. quando ancora arbitravo. Il calcio non può non essere al fianco di organizzazioni come queste. Ringrazio per averci coinvolto perché con i fatti si possono ottenere le cose. Mi auguro che questa iniziativa possa essere portata avanti nelle altre regioni a cui invieremo materiale. Il fatto che ci crediamo è che siano stati presenti come Lega Nazionale Dilettanti. Le nostre squadre giovanili le facciamo andare dove ci sono cose serie. E questa è cosa seria".
Secondo il prof. Piero Covarelli "la prevenzione primaria è importante per ridurre l'incidenza di una malattia. Speriamo di portarla nel mondo dello sport".
L'ideatore dell'evento è il prof. Gianmarco Tomassini: "Tutto questo nasce perché guardando ad altre nazioni in Italia poco era stato fatto. Abbiamo lanciato questa iniziativa con un torneo di calcio femminile. Repace poi ha capito l'importanza di questo gesto e da medico si è attivato, altrimenti tutto ciò non avremmo potuto organizzarlo. Ringrazio sponsor e patrocini ma due parole devo spenderle per Cucinelli. Sarà a pranzo con noi per conoscere le ragazze e ci ha dato possibilità di giocare in un bellissimo impianto".
Importante anche il punto di vista del presidente della Croce Rossa Italiana regionale Mirco Pallotti: "Vogliamo promuovere gli stili di vita sana. Lo facciamo con convegni su alimentazione e malattie sessualmente trasmissibili. Noi ci siamo perché questo evento mette in luce i giovani. Dobbiamo fare con loro prevenzione ed inculcargli la giusta mentalità".
Infine Andrea Cappelletti, rappresentante della Fondazione Paolo Rossi: "Siamo stati entusiasti di partecipare per diversi motivi. Abbiamo progetti di beneficenza e sostegno verso chi ha bisogno, pensando ad unirci e fare qualcosa di buono".
Enrico Fanelli - Umbria Notizie Web