BLF 1270(UNWEB) – Perugia,   - Un impegno corale, organizzato con precisione e spirito di servizio, ha accompagnato in Umbria il passaggio della Fiamma olimpica, simbolo dei valori universali di fraternità, pace e solidarietà.

La Protezione Civile regionale, insieme al suo straordinario sistema di volontariato, infatti ha garantito in ogni tappa del percorso ordine, sicurezza, assistenza sanitaria diffusa e supporto logistico, offrendo ancora una volta un esempio concreto dell'efficienza e della dedizione che contraddistinguono il sistema umbro di protezione civile. Un'organizzazione, sostenuta dal coordinamento regionale, che ha reso possibile gestire in assoluta sicurezza un evento dal forte impatto simbolico e molto partecipato dalla cittadinanza.

Già il 29 ottobre, durante le prove operative a Terni, sono stati impegnati 51 volontari appartenenti a 9 organizzazioni — fra cui i Gruppi Comunali di Terni, Collescipoli, l'ARI, la Croce Bianca Tifernate, CIVES, ANA, Rosa dell'Umbria Todi, CISOM e il Comitato Regionale ANPAS — a testimonianza della puntuale preparazione del sistema in vista del grande evento.

Nel vivo della manifestazione, l'8 dicembre a Terni e Orvieto sono stati mobilitati 89 volontari appartenenti a 13 organizzazioni, a presidio dei punti di arrivo e transito della Fiamma. A Terni hanno operato 72 volontari di 11 organizzazioni, poiché ai gruppi presenti alle prove si sono aggiunti i gruppi di Avigliano Umbro e Sangemini, con un dispositivo particolarmente articolato che ha vigilato sui principali snodi urbani e garantito l'assistenza ai cittadini e ai partecipanti lungo il percorso. A Orvieto, 17 volontari di due organizzazioni locali (Gruppo comunale Orvieto e ANC Umbria) hanno presidiato in sicurezza la manifestazione, a fianco di forze dell'ordine e personale sanitario. L'impegno è proseguito con intensità il 9 dicembre, giornata che ha visto la partecipazione record di 182 volontari e 16 organizzazioni. Le attività hanno interessato Spoleto, Trevi, Spello, Assisi, Perugia e Todi, dislocando sul territorio un organico capillare composto da Gruppi Comunali, associazioni di pubblica assistenza, organizzazioni sanitarie e corpi ausiliari.

In particolare, a Spoleto si sono attivati 61 operatori di sette organizzazioni, mentre a Trevi, Spello, Assisi, Perugia e Todi la presenza del volontariato ha assicurato un monitoraggio continuo dei flussi di persone, gestione ordinata dei percorsi di sfilata, informazione al pubblico e pronto intervento sanitario in caso di necessità.

In totale, il percorso umbro della Fiamma Olimpica ha visto impegnati 322 volontari della Protezione Civile regionale appartenenti a 16 organizzazioni, con oneri di attivazione completamente a carico della Regione.

La giornata conclusiva di oggi, 10 dicembre, che vede ancora i tedofori impegnati tra Gubbio, Castiglione del Lago e Città di Castello prima di fare ingresso in Toscana, non ha richiesto attività operative, ma la disponibilità del sistema regionale è rimasta piena, con squadre pronte a rispondere in caso di emergenze o eventi imprevisti.

"Ancora una volta – sottolinea la presidente Stefania Proietti – l'Umbria dimostra la forza della sua rete di volontari della Protezione Civile, che rappresenta un esempio di efficienza, disponibilità e senso civico. Il passaggio della Fiamma olimpica nella nostra regione è stato non solo un momento alto dal punto di vista valoriale, ma anche una prova di organizzazione e coordinamento che ci ha visto all'altezza dei migliori standard nazionali". La presidente ha voluto poi esprimere un sentito ringraziamento "a tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile umbra che, con discrezione e professionalità, hanno garantito sicurezza e accoglienza, confermando il valore civico e umano che li contraddistingue".


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