3 4(UNWEB) – Roma,  - La Regione Umbria fino all'8 dicembre è presente alla Nuvola di Roma per "Più libri più liberi" con un contingente record di 35 editori confermando così la volontà di dare forza, sempre di più, alla cultura come motore economico vitale del territorio.

La fiera si svolge dal 4 all'8 dicembre 2025 e ospita circa 500 espositori con oltre 650 eventi.

"Siamo qui a "Più libri più liberi", il primo appuntamento italiano dedicato all'editoria indipendente, perché crediamo fermamente che sostenere gli editori umbri significhi anche sostenere la democrazia", ha dichiarato l'assessore Bori.

"Gli editori indipendenti sono gli artigiani del pensiero, coloro che offrono prospettive diverse e voci non allineate. La lettura non è un semplice passatempo, ma il fondamento per diventare cittadini liberi e consapevoli delle proprie scelte".

Bori ha sottolineato che "l'accesso a una pluralità di libri e di idee è essenziale per formare uno spirito critico, indispensabile per il progresso di una società".

"Questi eventi - ha proseguito - rappresentano il trampolino di lancio per le nostre case editrici, uno sbocco fondamentale per uscire fuori dai confini regionali, nazionali e internazionali e per portare la qualità umbra del 'saper fare e creare' in Italia e nel mondo".

"Questo impegno - ha concluso Bori - si concretizza anche nella nostra candidatura a Regione ospite al Salone Internazionale del Libro di Torino 2026 perché vogliamo che l'Umbria sia la protagonista di una delle più grandi vetrine editoriali europee".

Concludendo Bori ha sottolineato che "la presenza della Regione a "Più libri più liberi" non significa accettare o legittimare presenze editoriali nostalgiche con richiami al fascismo e al nazismo. Al contrario, la nostra presenza qui significa ribadire dentro uno spazio pubblico che i valori democratici, inclusivi e pluralisti non sono negoziabili.

La scelta di esserci quindi, non è una forma di tolleranza, ma un atto di responsabilità. La Regione Umbria porta alla fiera la propria identità istituzionale fondata sui valori costituzionali, nati dalla resistenza e dall'antifascismo, che ci definiscono. Lo facciamo con la consapevolezza che questi valori vadano affermati proprio nei luoghi in cui rischiano di essere messi in discussione. Ci siamo perché gli spazi non occupati corrono il pericolo di essere colmati in modo improprio, veicolando pensieri e prospettive non condivisibili".


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