Stefania Proietti(UNWEB) – Perugia   – Le Zone economiche speciali (Zes) rappresentano uno strumento strategico importante di politica industriale e territoriale per promuovere sviluppo economico, attrarre investimenti, creare occupazione.

In sostanza sono previsti per le Zone economiche speciali la semplificazione amministrativa, costituita dall'autorizzazione unica che si applica a tutto il territorio della regione, e il credito d'imposta che si applica invece solo ad alcuni comuni, corrispondenti a quasi la metà della popolazione regionale (37 comuni su 92).

L'individuazione delle aree che possono godere del credito d'imposta e che rientrano nella perimetrazione prevista dall'articolo 107.3, lettera C) del trattato di funzionamento dell'Unione europea è stata effettuata dalla Giunta regionale Tesei il 13 ottobre 2021, con delibera N. 961 del 2021.

La nostra amministrazione regionale fin dalla presentazione del disegno di legge si è adoperata attivamente, sulla base di uno studio elaborato da Sviluppumbria, con il commissario della Zes Giuseppe Romano, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Politiche per il Sud Luigi Sbarra e con il ministro della Coesione Tommaso Foti per richiamare l'attenzione del Governo su questa disparità di trattamento che potrebbe creare ulteriori sperequazioni tra territori all'interno della regione, tra comuni che possono vedere le proprie imprese beneficiare delle opportunità e altri confinanti a cui è negata questa opportunità.

Quindi la presidente della Regione Stefania Proietti si è da subito adoperata per ristabilire un criterio omogeneo per rivedere il perimetro di applicazione del credito d'imposta anche per i comuni attualmente esclusi, mentre ricordiamo che l'agevolazione della semplificazione normativa (autorizzazioni in 2 mesi) è estesa già a tutti i comuni umbri.

Si tratta di un'azione che la presidente della Regione Umbria sta condividendo e portando avanti con il presidente della Regione Marche.


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