(ASI-UNWEB) Lo speciale di oggi è dedicato al sistema sanitario regionale e al ruolo dei  professionisti ambulatoriali del SUMAI Umbria. A parlarne è la segretaria regionale del sindacato, dottoressa Francesca Castellani, che illustra il percorso di confronto con la Regione Umbria e l’accordo recentemente sottoscritto per fronteggiare il problema delle liste d’attesa e potenziare l’organizzazione territoriale dei servizi ambulatoriali. Un'intesa frutto di mesi di dialogo e collaborazione, che punta a garantire appropriatezza, efficienza e attenzione ai bisogni della cittadinanza

Oggi lo speciale lo facciamo sulla sanità e siamo con la segretaria regionale del SUMAI Umbria, la dottoressa Francesca Castellani, per parlare del rapporto che il sindacato ha con la Regione Umbria. Qual è il rapporto che il sindacato SUMAI intrattiene con la Regione dell’Umbria?

Grazie dell’opportunità. Allora, sì, il SUMAI ha un rapporto di collaborazione con tutti i livelli istituzionali, perché ha l’obiettivo comune di soddisfare i bisogni di salute dei cittadini, quindi indipendentemente da quale sia il colore politico, perché il SUMAI è indipendente, autonomo e apartitico, mette sempre in campo un rapporto di dialogo costruttivo e collaborativo.

Con la Regione Umbria abbiamo intavolato vari discorsi, fra cui quello che sta attualmente molto a cuore a tutti noi: quello delle liste d’attesa. Abbiamo avuto un incontro a giugno con la terza commissione consiliare della sanità e abbiamo parlato, sì, di liste d’attesa, del ruolo del SUMAI, della posizione giuridica del SUMAI, perché il SUMAI rappresenta gli specialisti ambulatoriali, che sono gli specialisti che lavorano nelle strutture pubbliche, pur non essendo dipendenti pubblici, ma erogano pubblico servizio e quindi sono a tutti gli effetti dei professionisti del sistema sanitario nazionale. Questo incontro con la terza commissione dell’assemblea legislativa è stato molto costruttivo e ci siamo posti l’obiettivo, dopo le ferie estive, di rivederci e fare il punto della situazione per cercare di vedere quali potrebbero essere le problematiche, soprattutto in ambito di sanità territoriale: quindi, la gestione delle cronicità, la gestione delle liste d’attesa, evitare quelli che possono essere gli accessi impropri al pronto soccorso oppure i ricoveri non appropriati e quindi parlare di quella che è un’appropriatezza prescrittiva e un’appropriatezza organizzativa.

Alla luce di questo incontro, poi, il 3 luglio è stato deliberato dalla Giunta regionale dell’Umbria l’accordo che il SUMAI ha fatto con la Regione dell’Umbria. Ci parla di questo accordo? In che cosa consiste questo accordo?

Erano mesi che stavamo ragionando con la Direzione della Sanità della Regione Umbria per fare delle strategie per il governo delle liste d’attesa e il 25 giugno scorso abbiamo sottoscritto un’intesa con l’obiettivo del governo delle liste d’attesa e dell’appropriatezza organizzativa. Questo accordo consiste nel prevedere di recuperare quelle prestazioni e quelle visite che non trovano posto per la prenotazione e quindi di farle in più durante la giornata lavorativa, grazie a un fondo che è stato messo a disposizione della specialistica ambulatoriale per far sì di smaltire qualche visita in più.

Ovviamente, ai professionisti viene riconosciuta una cifra irrisoria, perché è circa l’80 per cento della tariffa del nomenclatore tariffario, ma è un segnale che noi vogliamo dare proprio per far vedere la nostra collaborazione, e quindi ci aspettiamo che un contributo, anche se non enorme, riesca a risolvere questo, veramente annoso, problema delle liste d’attesa. Ma non soltanto l’accordo parla di aumentare le visite, ma anche di strategie per governare le liste d’attesa agendo su quella che è l’appropriatezza prescrittiva e l’appropriatezza organizzativa, magari anche prendendo in considerazione la tecnologia, l’innovazione, perché ora abbiamo degli strumenti molto importanti, quali possono essere il teleconsulto, la telemedicina. Alla luce di quello che ha asserito lei, è stato un importante accordo, ecco, un accordo che va nell’interesse della collettività; come sempre, il SUMAI si è fatto carico delle necessità.

Qual è stato il ruolo del SUMAI Umbria per raggiungere questo importante accordo con la Regione dell’Umbria?

Devo dire che il ruolo del SUMAI è stato fondamentale, perché per sottoscrivere un accordo ci vuole l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa, e devo dire che il SUMAI rappresenta circa il 90%, più oltre il 90% degli specialisti ambulatoriali, e quindi relative deleghe. Quindi il ruolo del SUMAI è stato molto importante, perché comunque sono stati tenuti vari incontri dove abbiamo ragionato su quali potevano essere gli elementi salienti, gli elementi importanti di questa intesa.

 


 Totem plasma definitivo con loghi