(UNWEB)– Perugia, A seguito dell'allerta per il focolaio di dermatite nodulare contagiosa dei bovini registrato in Sardegna, la Regione Umbria ha immediatamente attivato un piano straordinario di sorveglianza e controllo, in virtù del quale l'Osservatorio dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche (Izsum) ha rapidamente mappato tutte le movimentazioni di bovini dalla Sardegna verso il territorio regionale. Dalle verifiche effettuate è emerso che nel territorio della Usl Umbria 2 non è stato registrato alcun movimento di animali dalla Sardegna mentre in quello della Usl Umbria 1 sono state identificate sei aziende zootecniche che hanno ricevuto bovini dall'isola. In tutte queste strutture è stata immediatamente disposta una sorveglianza clinica obbligatoria, accurata e tempestiva.
"La salute del nostro patrimonio zootecnico è una priorità assoluta per la Regione Umbria", ha dichiarato la Presidente Stefania Proietti. "Abbiamo attivato immediatamente tutti i protocolli di sicurezza necessari e stiamo collaborando strettamente con l'IZSUM e le ASL per garantire un monitoraggio capillare, grazie anche al prezioso lavoro dei servizi veterinari delle Asl, che rappresentano il primo presidio sanitario sul territorio per la tutela del patrimonio zootecnico e la salvaguardia della salute pubblica. La rapidità della nostra risposta e la collaborazione con le istituzioni nazionali ed europee ci permettono di affrontare questa situazione con la massima efficacia. Voglio rassicurare gli allevatori umbri che stiamo facendo tutto il necessario per proteggere le loro attività e il nostro territorio".
La dermatite nodulare contagiosa è una malattia virale che colpisce i bovini, trasmessa principalmente attraverso vettori come tafani e mosche, oltre che tramite lesioni cutanee, secreti ed escreti. Sebbene possa manifestarsi con lesioni cutanee evidenti, la sintomatologia può essere molto lieve o addirittura assente, rendendo fondamentale un monitoraggio costante. Essendo classificata come malattia di categoria A, in caso di conferma di un focolaio verrebbero automaticamente istituite zone di sorveglianza di 50 chilometri e zone di protezione di 20 chilometri, come previsto dal regolamento delegato europeo 2020/687. Il Ministero della salute ha già provveduto a bloccare tutte le movimentazioni di animali dalla Sardegna verso il continente attraverso la banca dati nazionale. È stato inoltre attivato il gruppo di lavoro sui sottoprodotti per la gestione delle eventuali carcasse e dei sottoprodotti nelle zone di protezione e sorveglianza.
Un nuovo incontro tecnico per fare il punto sulla situazione è già programmato per lunedì 30 giugno, durante il quale verranno valutati gli sviluppi della sorveglianza in corso e definite eventuali ulteriori misure preventive. La Regione Umbria garantisce la massima trasparenza nella comunicazione e si impegna a mantenere informati cittadini, allevatori e operatori del settore su tutti gli sviluppi della situazione.