(UNWEB) – Perugia, La Regione Umbria ha espresso parere negativo sullo schema del Piano di azione per il miglioramento della qualità dell'aria richiesto in vista della conferenza unificata in programma oggi, giovedì 19 giugno, su temi di fondamentale importanza per l'ambiente e la sostenibilità.
Il parere negativo sul decreto legge n.131 del 16 settembre 2024 convertito con modificazioni sullo schema del "Piano di azione per il miglioramento della qualità dell'aria" nella sua formulazione attuale è stato motivato dall'assessorato regionale all'ambiente dal mancato recepimento di quanto segnalato e richiesto dalla Regione circa il mancato stanziamento di risorse per quelle Regioni che sono state oggetto della procedura d'infrazione 2014/2147 e che, seppur oggi non in mora, presentano criticità strutturali che espongono con assoluta certezza a nuovi procedimenti di infrazione.
A gennaio 2025 era stata evidenziata l'assenza di misure aggiuntive specifiche per la riduzione delle emissioni industriali, con particolare riferimento al rispetto dei valori obiettivo per i metalli pesanti, chiedendo che venisse tenuto conto delle specificità della città di Terni, secondo sito industriale in Europa per concentrazione di nichel in atmosfera. Tale richiesta non è stata recepita.
Nell'ambito del riscaldamento civile, si evidenzia la mancata introduzione di incentivi per la sostituzione dei generatori di calore a biomassa con prestazioni emissive inferiori alle 4 stelle nei Comuni oggetto di infrazione o con superamenti persistenti dei limiti di PM10. Una tematica più volte sottoposta all'attenzione della Giunta regionale da parte dell'Assemblea Legislativa e su cui si è registrata un'alta attenzione da parte dell'intera comunità regionale.
Ulteriormente, il Piano "continua a non garantire un quadro finanziario solido e sufficiente per l'attuazione delle misure previste, tra l'altro le osservazioni già espresse dalla Ragioneria dello Stato e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze circa la sostenibilità finanziaria del Piano hanno già determinato rinvii e persistono come elemento di incertezza, impedendo una compiuta valutazione da parte delle Regioni".
Fonte foto:https://www.regione.umbria.it/home
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