Baglioni Lega Città di Castello(UNWEB) "Dopo oltre vent'anni di servizio come chirurgo senologo presso l'Ospedale di Città di Castello, il dottor Luciano Carli ha deciso di trasferirsi in una struttura sanitaria milanese. Si tratta di una grave perdita per il nostro territorio, che vede allontanarsi un professionista di altissimo livello, punto di riferimento per centinaia di pazienti e stimato da tutta la comunità. La sinistra umbra e la presidente Stefania Proietti, che avevano promesso di ridurre le liste d'attesa in tre mesi, si ritrovano oggi a fare i conti con la manifesta incapacità di dare seguito ai tanti proclami elettorali: liste d'attesa raddoppiate, reparti depotenziati e personale sempre più demotivato. Gli slogan del campo largo si stanno rivelando vuoti, mentre la realtà è quella di una sanità pubblica che perde pezzi.

Come Lega siamo gravemente preoccupati per questa situazione e auspichiamo che la Regione e l'amministrazione locale abbiano il buonsenso di assumersi le proprie responsabilità e di porre rimedio, con urgenza, ai gravi problemi che stanno investendo anche il nostro territorio. Il consigliere comunale della Lega, Valerio Mancini, ha depositato un'interrogazione urgente per fare piena luce sulle ragioni che hanno portato il dottor Carli a lasciare l'ospedale di Città di Castello e per sapere se l'amministrazione regionale intenda adottare misure concrete e tempestive per fermare la fuga di un professionista tanto stimato dai tifernati e non solo. A rendere ancora più evidente la gravità della situazione è il fatto che perfino due sindaci del centrosinistra, Luca Secondi (Città di Castello) e Stefano Veschi (San Giustino), abbiano scelto di esporsi pubblicamente sulla vicenda, esprimendo seria preoccupazione per la perdita di un riferimento sanitario e umano di tale livello e chiedendo garanzie per il futuro della senologia e dell'oncologia nel nostro territorio. Se da un lato loro hanno preso posizione, dall'altro colpisce il silenzio assordante di tutto il resto della sinistra umbra: nessun altro esponente ha detto una parola su un fatto così rilevante. Se al governo regionale ci fosse stata Donatella Tesei e il centrodestra, oggi avremmo assistito a manifestazioni davanti all'ospedale e a una mobilitazione generale. Invece, di fronte a una vera eccellenza che abbandona l'Umbria, regna l'imbarazzante silenzio del campo extra-large. Non possiamo permettere che la nostra sanità venga ulteriormente indebolita dalla cattiva gestione della sinistra: è necessario un cambio di rotta immediato affinché i professionisti rimangano in Umbria e i cittadini non debbano pagare il prezzo dell'incompetenza di coloro che amministrano la Regione".

Così in una nota Giorgio Baglioni, Segretario della Lega Città di Castello


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