InaugurazioneTrattaPG PSG4(ASI) Perugia. Dopo cinque anni, tornano i treni nell’acropoli perugina. La tratta Perugia Ponte - San Giovanni, della ex Ferrovia Centrale Umbra, è tornata finalmente in funzione. Nella mattinata di oggi si è tenuta l’inaugurazione ufficiale. Il primo treno è partito da Perugia Ponte San Giovanni alle ore 11:30 con a bordo le autorità e la stampa. A bordo erano presenti l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti e il sindaco di Perugia Andrea Romizi.

L’arrivo trionfale del treno a Perugia Sant’Anna si è ben presto trasformato in una festa. Perugia finalmente ha di nuovo il suo treno nella stazione dell’acropoli. La cittadinanza ha partecipato con entusiasmo, a dimostrazione che il treno del centro è da sempre parte del vero tessuto urbano e sociale della città.

Le criticità ovviamente non mancano. Niente treni di nuova generazione, ma si continua con le vecchie automotrici in dotazione alla ex Fcu fin dal 1990. Il tracciato è stato riaperto pressochè identico alla sua ultima configurazione precedente la chiusura, cioè quindi niente raddoppio di binario. L’esercizio sarà a spola tra Perugia Sant’Anna e Perugia Ponte San Giovanni con cadenza oraria. Quindi niente corse ad alta frequenza ogni 10 o 15 minuti. A queste criticità ha però risposto l’assessore Melasecche.

“Entro il 2026 avremo nuovi treni a idrogeno e, contestualmente, arriveranno i nuovi treni regionali Pop. Per adesso possiamo salire a Perugia solo con questi treni a gasolio. Questo però non ci deve scoraggiare. Abbiamo una stazione bella, elegante e moderna, dal design funzionale. Per il 2026 inoltre i fondi del PNRR ci consentiranno quanto sopra e anche di più, poiché avremo contestualmente la riattivazione della tratta Perugia Ponte San Giovanni – Todi – Terni. Ma non finisce qui. Abbiamo richiesto che tutto il percorso venga omologato per le 18 tonnellate di peso per asse. Cosa significa? Che potrà circolare qualsiasi treno moderno sulla nostra ferrovia regionale. Vi sembra poco?” – ha spiegato Melasecche. Sulla questione della bassa frequenza delle corse, l’assessore umbro ha risposto – “Bisogna dare tempo alla gente di riabituarsi al treno. Inutile fare tante corse che viaggino a vuoto con il rischio di avere enormi perdite e di generare disaffezione al servizio anziché renderlo accattivante. Quando verificheremo i dati sull’affluenza, allora potremo pensare di aumentare fino ad un rateo di una corsa ogni 15 minuti”.

A margine della grande festa, l’assessore, in una esclusiva intervista concessa ad Agenzia Stampa Italia, ha affrontato il tema delle modalità di riapertura ed omologazione alla circolazione sull’antenna ferroviaria perugina. Di fatto è stato confermato che la questione della pendenza fuori dalle normative regolari è stata superata solo mediante l’ottenimento della certificazione alla circolabilità sulla tratta utilizzando gli attuali mezzi a gasolio già da tempo omologati per la circolazione sulla straordinaria pendenza del 60 per mille. Ecco dunque che per il futuro l’obbiettivo sarà avere mezzi certificati ad hoc. L’assessorato starebbe lavorando in questa direzione, sebbene l’assessore Melasecche non si sia sbottonato eccessivamente con i dettagli sulle modalità con cui si dovrà procedere in questa direzione.

L’assessore Melasecche ha inoltre ricordato che molteplici sono i progetti in itinere. Velocizzazione della ferrovia Orte – Falconara, apertura del corridoio per Civitavecchia, nodo di Perugia, manutenzione stradale, e tanti altri provvedimenti in campo infrastrutturale. “L’Umbria è un cantiere. Dovunque si lavora per recuperare i ritardi infrastrutturali ed uscire dall’isolamento” – ha concluso Melasecche. Unico monito all’entusiasmo dell’assessore Melasecche è giunto dal sindaco di Perugia Andrea Romizi. “Sono felice di dire che c’è fermento. Constatare quanto fatto è veramente positivo e incoraggiante. Ho tuttavia qualche dubbio sulla sostenibilità a lungo termine di tutti questi progetti. Ma lavoreremo per far si che l’Umbria continui a crescere e a recuperare il ritardo nelle infrastrutture e nei servizi” – ha concluso il sindaco Romizi.

Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia

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