(UNWEB) A poco meno di un mese dall'inizio del Festival Internazionale del Cioccolato, conosciamo più da vicino alcuni dei protagonisti di Eurochocolate World, l'area dedicata ai paesi della fascia equatoriale, questo'anno promossa da Sviluppumbria in collaborazione con Cacao Solution.
"Sviluppumbria, in qualità di soggetto di riferimento della Regione Umbria per la cooperazione internazionale e per il sostegno all'internazionalizzazione d'impresa - ha dichiarato l'Amministratore Unico di Sviluppumbria Luca Ferrucci - è lieta di sostenere questa iniziativa che apre Perugia e l'Umbria al mondo, ospitando i rappresentanti di tanti paesi produttori di cacao. Eventi come questo rappresentano un'importante occasione per mettere in contatto produttori e trasformatori, facilitando lo scambio di conoscenze, esperienze e opportunità commerciali in una filiera che unisce eccellenza, tradizione e sviluppo sostenibile. È anche un segnale forte e concreto dell'impegno dell'Umbria nella valorizzazione delle proprie filiere strategiche, come quella del cioccolato, e della capacità di attrarre e ospitare interlocutori di primo piano a livello internazionale".
Dal 14 al 23 Novembre, presso il centralissimo Largo delle Libertà a Perugia, saranno infatti presenti circa 40 marchi provenienti da ben 22 terre del cacao. Queste insolite varietà di cioccolato si racconteranno, per poi essere degustate, presso l'imperdibile ChocoLab, ospitato quest'anno all'interno del LAB-Luisa Annibale Base, diretto da Roberto Caraceni. Lo storico locale di via Angusta, utilizzato da Luisa e Annibale Spagnoli nei primi anni di attività della Perugina, accoglierà infatti i principali esperti del mondo del cacao e cioccolato a livello internazionale, oltre a proporre una suggestiva cerimonia del cacao.
A celebrare "La festa tra le nuvole" - il claim scelto per accompagnare i chocolovers nel ricco programma di intrattenimento e approfondimento a tema - non mancherà il Brasile, rappresentato da Baianí, realtà produttrice di cioccolato tree to bar che, sin dal XIX secolo, porta avanti l'antica tradizione familiare di coltivatori di cacao. Vale Potumuju è il nome dell'azienda agricola con sede ad Arataca, nel cuore della Foresta Atlantica, dove il cacao viene coltivato seguendo il sistema agroforestale Cabruca, che punta a mantenere la vegetazione intatta, tutelare la biodiversità e sostenere i lavoratori locali.
Presente anche El Salvador con Belu Cacao. L'avventura di questi produttori nasce nei primi anni 2000 con il sogno di ridare vita all'antica tradizione della Tablilla: un disco di cioccolato preparato con cacao macinato, zucchero e spezie. Dopo anni di studio e passione, Belu Cacao ha trasformato questa ricetta casalinga in un progetto bean to bar, recuperando le varietà pregiate di cacao autoctono e coinvolgendo nella produzione la comunità locale. Un percorso di tradizione e innovazione che ha portato la loro Tablilla a vincere, nel 2020, l'argento agli International Chocolate Awards in Germania nella categoria "Cioccolata da bere".
Direttamente dalla Colombia, arriverà Color Cacao, la prima fabbrica di cioccolato colombiano guidata da sole donne, rappresentate a Perugia da Ana Margarita Villegas. Fondata nel 2011, Color Cacao trasforma con passione il cacao di origine, coltivato dai contadini locali, in tavolette artigianali di alta qualità. Sempre dalla Colombia Cacao Disidente, con il ritorno di Manlio Larotonda e Okanta Cacao. Il nome Okanta nasce dalla fusione di "okonta", che in lingua Muzo significa pianta di cacao ed "encantar", incantare in Spagnolo. Un doppio binario che racconta la loro missione: sostenere lo sviluppo locale attraverso collaborazioni dirette e inclusive con i piccoli coltivatori di cacao e, parallelamente, far conoscere al mondo un cioccolato pregiato, capace di sedurre e incantare chi lo assapora.
Non potevano mancare il Costa Rica con Chocolateria del Volcán - una passione nata nelle lussureggianti foreste pluviali, dove le piante di cacao vengono coltivate con metodi biologici e biodinamici - e il Perù con Q'uma Chocolate. La storia di Q'uma inizia nel 2014 con un sogno: valorizzare il cacao peruviano, trasformandolo localmente dalla fava di cacao alla tavoletta di cioccolato, per restituire al Paese l'eccellenza della sua materia prima e dare voce alla sua biodiversità unica. Il Perù custodisce infatti oltre il 60% delle varietà di cacao al mondo, incluso il pregiatissimo cacao chuncho. Con Q'uma, questo patrimonio non viene più esportato e lavorato altrove, ma è trasformato sul posto per diventare cioccolato di altissima qualità.
Dall'altra parte del mondo e precisamente dalle Isole Salomone (Oceania) arriverà Cacao Latitudes, produttore che da decenni lavora fianco a fianco con i coltivatori di cacao nelle latitudini tropicali, costruendo relazioni solide, eque e durature.
Immancabile la presenza del continente africano, presente con tre realtà provenienti rispettivamente da Costa d'Avorio, Ghana e Uganda. In particolare, Choco Plus, rappresentata un progetto unico: il primo laboratorio artigianale di lavorazione del cacao a Grand-Bassam, dove giovani ivoriani, formati in Italia, trasformano il cacao locale in raffinate tavolette di cioccolato. Paradossalmente in Costa d'Avorio, paese che produce la maggior parte del cacao mondiale, molti non conoscono il sapore del cioccolato; Choco Plus nasce per cambiare questa realtà, dando valore al cacao nel luogo in cui cresce. La storia di Three Mountains inizia invece in un giorno piovoso in Inghilterra, quando Leslie, alla ricerca di una cioccolata calda senza latte e di qualità, intraprende un viaggio che lo riporta alle sue radici in Ghana. Così, nel 2020, prende il via Three Mountains Cocoa, un progetto che unisce gusto autentico e impatto positivo, grazie alla collaborazione con le comunità locali ghanesi. Fondata nel 2016, Latitude Craft Chocolate è invece un'impresa sociale ugandese che produce cacao e cioccolato bean to bar puntando su una filiera tracciabile, un team giovane e ingredienti locali di altissima qualità, grazie ai quali porta nel mondo i sapori autentici e la cultura unica dell'Uganda.
Arriverà direttamente dal Vietnam, il cioccolato firmato Marou. La sua storia nasce nel 2010 da un incontro fortuito, in piena giungla, tra Samuel Maruta e Vincent Mourou, due francesi che avevano lasciato le loro carriere per seguire un nuovo sogno: quello del cacao. Con un semplice frullatore e un forno, nella cucina di Saigon hanno dato vita a una realtà considerata una delle prime produzioni bean to bar in Asia. Oggi Marou lavora a stretto contatto con una rete di piccoli agricoltori vietnamiti, acquistando le migliori fave a un prezzo equo e trasformandole in un cioccolato riconosciuto a livello internazionale per la sua qualità e autenticità.
Tra Choco Buskers, Chocoband, Chocoparade e Chocolieri pronti a cimentarsi con l'etereo tema delle nuvole, Eurochocolate rappresenta quindi un'occasione unica per incontrare chi, dall'altra parte del mondo, coltiva il proprio sogno di un cioccolato prodotto lì dove il cacao cresce, trasformandolo così mi un'opportunità di riscatto e sviluppo per le popolazioni autoctone.