PTP0117"Territorio e sostenibilità sociale" è stato il tema affrontato, ieri, nell'ambito di Terracomunica - La Settimana della Sostenibilità, a Gubbio.

(UNWEB) Gubbio. Il dibattito istituzionale fra l'assessore della Regione Umbria, Simona Meloni, il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti e il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, si è incentrato sul valore della sostenibilità territoriale e sociale.

A moderare il dibattito, il caporedattore del Tgr Umbria, Luca Ginetto. E' stata evidenziata l'importanza di creare opportunità sui territori, per renderli socialmente fruibili e quanto i piccoli e grandi eventi contribuiscano alla crescita della regione. Ma ancor più, la creazione di forza lavoro. A fare la differenza sono, poi, le persone che trasmettono valore aggiunto al territorio. Infine, l'Umbria con le sue città sparse sul territorio, deve fare sempre più massa critica per avere maggiore appeal.

Altro talk di grande interesse è stato quello che ha indagato il rapporto tra "Fede, Natura, Comunità: uno sguardo spirituale sulla sostenibilità". Un incontro decisamente straordinario fra persone, in un momento delicato a livello mondiale. Un dialogo aperto sul ruolo che le religioni e le comunità di fede possono avere nel costruire un mondo più sostenibile, giusto e consapevole, anche alla luce di quanto sta accadendo in Medioriente. A coordinare l'incontro, il giornalista Daniele Morini. Un talk che ha posto sul piatto diverse riflessioni e che si è concluso con un abbraccio tra David Assael e Maymouna Abdel Qader. Assael è un filosofo e fondatore di Filosofia in Movimento, che porta avanti un pensiero profondo e contemporaneo sul rapporto tra uomo, natura e comunità, con una visione che intreccia etica e spiritualità. Qader – referente per il dialogo Interreligioso e portavoce del Centro Islamico Culturale di Perugia, mediatrice culturale e figlia dell'Imam di Perugia - ha parlato di e spiritualità islamica, cittadinanza attiva e rispetto per il creato. Mons. Luciano Paolucci Bedini – Vescovo di Gubbio, testimone di un cammino di fede profondamente legato al territorio e alla cura della "casa comune", ha offerto una riflessione cristiana sul valore spirituale della sostenibilità e sulla responsabilità condivisa verso il futuro. Partiti da prospettive diverse, tutti i relatori hanno concordato sulla necessità di ripristinare la pace nel mondo, evidenziando come la religione non sia il problema alla base delle guerre.

I prossimi appuntamenti:

Domenica 22 giugno, alle ore 20.00, a Palazzo dei Consoli – Sala dell'Arengo, l'appuntamento è con Padre Claudio Ubaldo Cortoni. Monaco camaldolese presso la Comunità Monastica di Camaldoli, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Padre Cortoni è docente di Storia della Teologia al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma e bibliotecario presso la Biblioteca del Sacro Eremo di Camaldoli. Ha conseguito la Licenza (2010) e il Dottorato in Sacra Teologia (2015) presso l'Ateneo Sant'Anselmo. È autore di numerose opere teologiche, tra cui "Sono Chiesa anch'io", che analizza il ruolo e il rinnovamento dei laici nella Chiesa, e "Christus Christi est sacramentum", un manuale sullo sviluppo della sacramentaria medievale. Cortoni si distingue per l'approfondimento teologico e l'impegno nella valorizzazione della partecipazione attiva dei fedeli nella vita ecclesiale contemporanea.

Lunedì 23, alle ore 18.00, Giovanni Carlotti presenterà "Dall'Appennino all'Università: piccoli talenti crescono... o no?". Giovanni Carlotti, del dipartimento di Fisica e Geologia, all'Università di Perugia, si presenta nella doppia veste di volontario per una organizzazione di promozione sociale di Gualdo Tadino e docente. Ha coordinato in questi anni progetti di contrasto alla povertà educativa e orientamento alla scelta universitaria per i giovani della fascia appenninica. In questa comunicazione riferirà quello che è stato osservato sul campo, mettendo l'enfasi sul cosiddetto effetto Dunning-Kruger, secondo il quale le persone con bassi livelli di competenze tendono a sovrastimare le proprie capacità, limitando la possibilità di progredire nelle discipline scientifiche.
Gli appuntamenti di oggi
Questa mattina, talk di grande successo anche quello che ha visto protagonista Alberto Mattiello che ha affrontato la questione "Intelligenza artificiale! Un talk dedicato alle innovazioni più recenti nel campo dell'intelligenza artificiale". Mattiello, futurista, autore e imprenditore italiano con base a Miami. è esperto di innovazione, tecnologie emergenti e nuovi modelli di business. Dirige Future Thinking, hub di innovazione di Wunderman Thompson, ed è autore di libri come Cromosoma Innovazione e Doppia Accelerazione. Ha cofondato LabNext e fondato Eitherland, startup che progetta spazi outdoor per il lavoro creativo. È membro del Comitato Scientifico di Confindustria e docente di Digital Innovation presso l'Università Bocconi e l'Imperial College di Londra. Ha curato progetti editoriali con MIT Sloan e partecipato a oltre 400 eventi in 25 paesi. Il suo lavoro unisce marketing, tecnologia e visione strategica per interpretare il futuro del business e della società
Sara Baroni ha, invece, esposto la sua tesi su "La città Antifragile" rigenerazione urbana per saper creare città, costruire spazi e vivere in comunità. "Le città antifragili - ha sostenuto Baroni - si rigenerano da sole, come fa la natura. È la vita che le rende antifragili: quella stessa vita che trasforma uno spazio in un luogo. Per questo, chi si occupa di città dovrebbe prima di tutto studiare la vita — le connessioni tra le persone, le relazioni che danno forma alle comunità. Comunità che sanno accogliere e valorizzare la vocazione di un territorio, la sua energia, il suo genius loci, per proiettarla verso il futuro. Ma come si creano i luoghi? E come si raccontano? Una visione sistemica può aiutarci a mettere a fuoco le connessioni, ad unire invece di dividere, ad orientare le scelte verso la sopravvivenza condivisa — proprio come fa la natura, che si organizza nel rispetto di un sistema più grande. Perché l'importante è sopravvivere sempre. E forse è proprio in questo che risiede il significato più profondo di sostenibilità".
Sara Baroni è ingegnere meccanico, ma soprattutto esploratrice di sistemi antifragili. Studia, scrive e parla di sistemi, antifragilità e business, aiutando organizzazioni, persone e luoghi a scoprire la propria identità e a realizzarla in un paradigma di creazione di valore in cui il profitto diventa uno strumento per generare impatto positivo su persone, aziende e città.
Nel 2003 ha fondato Oxigenio, società benefit di consulenza direzionale. Ha aperto OfficinaStrategia, guidato un'agenzia di comunicazione internazionale, disegnato e lanciato nuovi brand. Negli ultimi anni è impegnata in ambito di rigenerazione urbana con operatori privati, Hines fino al 2024, e pubblici, Comune di Milano e Comune di Riomaggiore.
Altro talk di grande attualità, è stato quello di oggi pomeriggio sul "Perché la guerra?", con Giulio Sapelli e Giorgio Legnani. Giulio Sapelli, economista e storico italiano, noto per il suo approccio interdisciplinare che unisce economia, storia, sociologia e filosofia. Laureato in Storia economica, è stato professore ordinario all'Università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Feltrinelli (1980–2003). Ha collaborato con aziende e istituzioni come Olivetti, Eni, Unicredit e la Fondazione ENI Enrico Mattei. Ha presieduto il Centro studi della Camera di Commercio di Milano (1992–2010) ed è stato rappresentante italiano di Transparency International. Giulio Sapelli è da molti anni ospite e amico di TerraComunica. Autore di oltre 400 pubblicazioni, si è occupato di capitalismo italiano, governance, geopolitica ed economia globale. Figura da sempre influente nel dibattito pubblico, presente come speaker in numerosi festival in Italia e nel mondo.


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