Il cuore storico della città di Spoleto ha accolto un numeroso pubblico anche da fuori regione
trasformandosi in un grande laboratorio diffuso per custodire sapori, memorie e patrimoni
(UNWEB) Spoleto. Si è conclusa con unanime successo di pubblico e critica la seconda edizione di Conserva, il Salone nazionale dell'arte della conservazione alimentare e dei beni culturali, tenutosi a Spoleto dall'11 al 13 ottobre. L'evento ha saputo intercettare un crescente interesse per il tema della conservazione, declinato in una visione integrata che spazia dal cibo alla tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale.
L'iniziativa - ideata da Anna Setteposte, di Anna7Poste Eventi&Comunicazione Srl, organizzatrice dell'evento insieme al Comune di Spoleto - è stata patrocinata dalla Regione Umbria e realizzata con il sostegno del Gal Valle Umbra e Sibillini - AS 2.1 nell'ambito del CSR per l'Umbria 2023 - 2027 - intervento SRG 06.
I riscontri positivi ottenuti dalla seconda edizione dell'evento, che ha saputo trasformare il cuore storico della città in un grande laboratorio diffuso, celebrando l'arte di custodire sapori, memorie e patrimoni, sono stati così ribaditi anche dalle dichiarazioni delle istituzioni e degli ideatori.
"Siamo estremamente soddisfatti dei risultati di questa edizione – afferma soddisfatta Anna Setteposte – perché abbiamo raggiunto esattamente il pubblico che desideravamo, attento e interessato, includendo sia operatori del settore sia semplici appassionati. L'interesse dimostrato per i laboratori e i talk, tutti sold out, testimonia la necessità di un approfondimento di questi temi. Come molti visitatori stessi hanno sottolineato, il pubblico ne esce arricchito perché Conserva è prima di tutto un evento con contenuti di grande valore. La nostra ambizione è che Conserva diventi, non solo un appuntamento annuale, ma un vero e proprio laboratorio diffuso: un luogo d'incontro essenziale per informare, formare e mettere in contatto persone e aziende. Sebbene oggi non si pongano problemi di conservazione in senso stretto, la consapevolezza sulle procedure corrette e su cosa succede a un alimento quando viene trasformato e conservato è di fondamentale importanza per la sicurezza e la qualità".
"La seconda edizione di Conserva – aggiunge il sindaco di Spoleto Andrea Sisti – ha rappresentato un momento di grande soddisfazione ed interesse per la nostra città. Spoleto ha avuto l'onore di ospitare un salone unico nel suo genere, capace di coniugare due patrimoni fondamentali della nostra identità: la conservazione alimentare e quella dei beni culturali. Si tratta di una manifestazione che anche quest'anno ha dimostrato come tradizione, innovazione e sostenibilità possano dialogare in modo profondo, offrendo una chiave di lettura interessante ed innovativa del nostro territorio, della cultura e dell'economia locale".
"Il successo di pubblico, l'interesse degli operatori del settore e la qualità degli interventi che hanno animato il convegno finale, confermano la validità di un'iniziativa che ha saputo guardare al passato con rispetto e curiosità e al futuro con visione – dichiara anche l'assessore Giovanni Angelini Paroli – Ringrazio Anna Setteposte e tutto il suo staff per il lavoro, anche creativo, realizzato nell'organizzazione della manifestazione: si è trattato di una seconda edizione molto positiva. Adesso l'auspicio è riuscire a dare continuità a Conserva, facendone non solo un punto fermo del nostro palinsesto degli eventi, ma anche un riferimento sempre più conosciuto nel panorama nazionale".
Tutti gli eventi si sono svolti principalmente al Complesso monumentale di San Nicolò e in spazi dedicati nel centro storico spoletino, che hanno fatto da cornice ideale all'evento.
Il culmine della tre giorni è stato il convegno finale, "Conserva Azione - Il passato e il futuro dell'arte della conservazione alimentare". L'appuntamento conclusivo ha riunito esperti nazionali per stimolare una riflessione attenta sul tempo, la memoria, il cibo e la cultura, interrogandosi sulle prospettive future delle pratiche di conservazione in un mondo in evoluzione.
Tra gli interventi di rilievo, Guido Farinelli, storico dell'alimentazione, ha analizzato il rapporto tra dimensione gastronomica e temporale nell'alimentazione moderna. Carlo Nesler, esperto di fermentazioni, ha trattato l'importanza delle conserve e dei cibi fermentati, un tema di grande attualità e sperimentazione in cucina. Daniele Paci, agronomo, ha posto l'accento sulla sicurezza alimentare, con un focus sul problema del botulino nelle preparazioni domestiche e nella ristorazione, smontando falsi miti legati ai social. Lo chef Tommaso Tonioni del ristorante Arso ha condiviso la prospettiva dell'alta ristorazione.
Il convegno, moderato dal giornalista Maurizio Pescari, ha rappresentato un momento cruciale di confronto per gli operatori del settore, evidenziando come l'applicazione di tecniche innovative ai prodotti locali possa creare un grande valore aggiunto.
Ma la seconda edizione di Conserva è stata caratterizzata da un'agenda ricca e apprezzata, tra visite, mostre e laboratori. Già dall'apertura l'evento ha registrato un immediato e forte interesse per il nuovo focus sui beni culturali: la visita esclusiva al Deposito dei Beni Culturali di Santo Chiodo, che custodisce migliaia di opere d'arte recuperate dopo il sisma del Centro Italia del 2016, ha registrato il sold out, confermando l'eccezionalità dell'apertura di un luogo non museale.
Il successo si è replicato per la visita al Laboratorio dell'azienda di restauro CooBeC e per la visita guidata agli interventi di restauro nel Duomo di Spoleto (affresco di Filippo Lippi, pavimento cosmatesco, rosone principale).
La Mostra Mercato, fulcro dell'evento al Complesso monumentale di San Nicolò, ha permesso al pubblico di acquistare e degustare prodotti di aziende selezionate, umbre e non solo.
Grande affluenza per la mostra "conservArte", che ha proposto la serie completa delle 10 serigrafie della Campbell's Soup di Andy Warhol, un legame emblematico tra consumo e cultura visiva, affiancate da opere di artisti storicizzati (Botero, Wesselmann, Ramos) e viventi (Kusama, Banksy, Policastro, Wonder).
Un programma diversificato di laboratori, corsi e talk ha coinvolto attivamente il pubblico: i laboratori pratici di Carlo Nesler su "Autoproduzione dell'aceto" e "I molti volti dell'Umami: degustazione di miso e shoyu"; il laboratorio sul lievito madre "Buongiorno madre" a cura di Ora Forneria. Il talk di Daniele Paci su "Frigorifero e congelatore: come usarli bene". Ma anche le visite guidate tematiche, come "Cibus, la conservazione all'epoca dei romani" alla Casa Romana e "L'arte della conservazione Barocca" a Palazzo Collicola.
Ora l'appuntamento è per una terza edizione che sarà ancora più ricca, ma non mancheranno anche durante i prossimi mesi momenti di avvicinamento per continuare a "conservare".