(ASI) Eravamo stati proprio noi di realtà editoriale ASI a lanciare un primo allarme nelle ultime settimane, in seguito alle indiscrezioni uscite su alcuni organi di stampa locale subito dopo l’incontro romano dello scorso 3 settembre tra una delegazione del Comune di Perugia, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Credito Sportivo sul capitolo, già avviato lo scorso anno, relativo al rifacimento dello Stadio Renato Curi. Preoccupati dalle indiscrezioni, che volevano la nuova capienza intorno ai 15.000 posti, insufficienti per la Serie A, e dalla possibilità che il nuovo impianto fosse intitolato a qualche marchio commerciale, avevamo raccolto le reazioni indignate di molti tifosi, chiedendo al Comune di chiarire la faccenda.