Altro aspetto importante rimarcato durante la celebrazione è il seguente: "Ricordo vuol dire far tornare al cuore. Nei momenti difficili aiuta a far ritrovare coraggio. Sono quarantotto anni che Renato è passato a miglior vita. Per chi ha fede la morte non è la fine ma l'inizio".
"È sempre bello ricordarlo - prosegue il cappellano - Domenica, giorno in cui la nostra squadra giocherà a Pontedera, è la commemorazione dei nostri defunti. Se noi apriamo il cuore ci stanno vicini. Sento la presenza di Renato e di Antonio Ceccarini".
Don Mauro ha poi assicurato che "Renato è sempre in mezzo a noi. Questa testimonianza è viva. Devo far conoscere ai ragazzi che arrivano la sua storia. Dentro quella maglia c'è un numero che vale per tutti l'8. È come una presenza, un vissuto. Ha un posto particolare nel cuore di tutta la città di Perugia".
Il suo esempio può aiutare il Grifo di oggi ad uscire dalla crisi: "Il suo era uno spirito combattente, che amava la compattezza e l'unità. Può essere incisivo in un momento in cui la squadra si sta rialzando. Grazie Renato sempre vicino a noi. E sempre Forza Perugia".
Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia



