(UNWEB) Perugia. Grande partecipazione alla cerimonia di inaugurazione del parco di Ponte Valleceppi dopo l’intervento di riqualificazione finalizzato al recupero e alla riorganizzazione dello spazio, con l’obiettivo di stabilire connessioni ambientali e urbane con il parco fluviale e i percorsi ciclabili esistenti.
All’evento hanno partecipato la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessore all’ambiente David Grohmann e la presidente dell’associazione Parco Tevere Lucia Brunetti, presenti anche l’assessore ai lavori pubblici Francesco Zuccherini, l’ex sindaco Andrea Romizi, l’ex assessore ai lavori pubblici e ambiente Otello Numerini, i dirigenti del Comune di Perugia Gabriele De Micheli e Vincenzo Tintori, numerosi consiglieri comunali e il parroco di Ponte Valleceppi e Pretola, don Domenico Lucchiari.
Brunetti ha ricordato che “questa area verde è nata negli anni Settanta, fortemente voluta dalle istituzioni ma soprattutto dai cittadini”. “Noi non la chiamiamo il parco o area verde ma il campo – ha continuato -, una zona che sentiamo e amiamo moltissimo. Questo posto appartiene a tutti e tutti siamo chiamati a rispettarlo e a lasciarlo pulito”. Il dirigente Tintori (Unità operativa Ambiente e protezione civile) ha sottolineato che i lavori sono stati finalizzati a creare un parco inclusivo e accessibile anche a chi ha difficoltà deambulatorie, anche grazie alle pavimentazioni, caratterizzate da materiali drenanti che agevolano la fruizione della zona in caso di pioggia.
L’assessore Grohmann, ha affermato che “negli anni passati è stata una bella intuizione aver investito su un progetto incentrato sulla presenza così caratterizzante e identitaria del Tevere e che ricollega da nord a sud il territorio”. “Visto che per la rigenerazione urbana sono necessarie le comunità – ha aggiunto – auspichiamo che quella di Ponte Valleceppi riconosca come suo questo spazio e che anche abitanti di altri quartieri lo utilizzino come punto di accesso al percorso sul Tevere”.
La sindaca Ferdinandi, dopo aver ringraziato l’assessore Grohmann, gli uffici e gli esponenti della passata amministrazione per il contributo dato al fine di restituire “un importante spazio di vita alla comunità”, ha richiamato alla “responsabilità degli spazi pubblici, valore da trasmettere alle nuove generazioni”. “La rigenerazione urbana è stata un’occasione enorme offerta dal Pnrr, ma altrettanto importante è che a sostenerla vi sia la rigenerazione delle comunità – ha continuato la sindaca -. Questo, quindi, è un luogo dove tornare a sentirci comunità, responsabili gli uni degli altri, e dove vivere momenti che servano a combattere la solitudine sociale, una delle piaghe del nostro tempo. Ora abbiamo tutti il dovere di custodire un parco diventato più prezioso in quanto più accessibile e che ci ricorda l’importanza di continuare a costruire città che siano per tutti”.
I lavori hanno riguardato i seguenti aspetti: realizzazione di un sentiero pedonale accessibile, largo 150 cm, che attraversa diagonalmente l’area, con una pavimentazione in terra stabilizzata, un materiale ecocompatibile e duraturo; allestimento di due aree giochi distinte (l’area “green”, a nord del parco, che integra elementi naturali e giochi d’acqua e include giochi in legno, mentre l’altra, adiacente al sentiero pedonale, presenta una pavimentazione anti-trauma in gomma colorata, con un perimetro circolare e l’inserimento di nuovi giochi inclusivi); realizzazione di quattro tettoie sotto le quali sono stati posizionati tavoli e panche; creazione di due piazze con pavimentazione in blocchetti di porfido; sistemazione del verde con una potatura straordinaria degli esemplari arborei presenti e messa a dimora di nuovi esemplari di alberi; realizzazione di nuovi impianti per risolvere la carenza di sottoservizi, integrazione dell’illuminazione pubblica e predisposizione di una linea per la fibra ottica, finalizzata a un futuro impianto di videosorveglianza.
La riqualificazione da circa 700mila euro è stata finanziata con risorse Pnrr e rientra nel più ampio intervento di rigenerazione urbana dell’asta del Tevere che interessa anche l’area del Bosco didattico di Ponte Felcino (dove i lavori sono ancora in corso).