25 anni coordinamento centri socio culturali 9La cerimonia a Palazzo dei Priori si è conclusa con i riconoscimenti ai fondatori del Coordinamento e all'attuale presidente Loreno Mercanti

(UNWEB) Perugia.  Il Coordinamento dei centri socio-culturali di Perugia ha festeggiato 25 anni dalla sua fondazione. L’incipit della cerimonia che si è svolta il 6 giugno a Palazzo dei Priori, in una gremita sala dei Notari, è stato affidato ai cori dei centri, che, diretti dal maestro Maurizio Vignaroli, hanno proposto l’inno nazionale e il brano Notturno perugino seguiti dai versi poetici composti da Nello Ugolini per l’anniversario.

A fare gli onori di casa il sindaco Andrea Romizi e l’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi, presenti anche il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi e le consigliere Cristiana Casaioli e Francesca Renda.

“Il compleanno del Coordinamento – ha detto Edi Cicchi – ci riporta allo spirito che ne ha animato la nascita e che deve accompagnare anche la rinascita dei centri dopo il difficile periodo della pandemia. Oggi festeggiamo un mondo che ha saputo crescere ed essere al passo con i tempi. I centri socio-culturali sono ormai associazioni di promozione sociale iscritte al Registro unico del Terzo Settore, un’evoluzione che ha comportato un grande sforzo e che è stata preceduta dall’istituzione del Coordinamento, stimolata dall’esigenza di migliorare la gestione delle attività e delle problematiche trasversali, individuando anche un referente unico per le istituzioni. Grazie a chi ha reso possibile un percorso che ha portato i centri a collaborare proficuamente tra loro e con altre realtà”.

È seguita la relazione del presidente del Coordinamento, Loreno Mercanti, che ha ripercorso la storia dei 22 centri aderenti, dislocati in tutto il territorio comunale con più di 4mila iscritti. In base allo statuto, uguale per tutti, chiunque può iscriversi senza limiti di età né discriminazioni di sorta. Numerose le attività proposte, dal gioco a carte ai laboratori (ricamo, pittura, decorazione di ceramica, canto corale, alfabetizzazione digitale, seminari informativi), alle visite turistiche, alle attività nelle scuole per condividere la memoria del passato, ai soggiorni estivi al mare e in montagna e alle cure termali. Fondamentale la possibilità di utilizzare gli spazi concessi dal Comune (cva, palestre scolastiche comunali, ecc.). “Gli stessi centri socio-culturali 25 anni fa hanno cercato di organizzarsi al meglio dando vita al Coordinamento in collaborazione con le istituzioni per ottimizzare attività, sinergie e risorse disponibili”, ha ricordato Mercanti. Le finalità sono rimaste immutate nel tempo: aggregazione, inclusione e socializzazione anche in un’ottica intergenerazionale. “Le iniziative proposte su tutto il territorio per tutte le età – ha continuato il presidente – sono un invito a superare l’isolamento, a partecipare, a fare proposte, a collaborare e sentirsi parte di una comunità in cui riconoscere anche il proprio contributo”.

Il Coordinamento si propone, quindi, di “continuare a promuovere il benessere fisico e mentale delle persone” insieme ai centri e alle loro diverse attività, illustrate alla platea con un video.

E’ poi intervenuto Tiziano Scarponi, presidente dell’associazione Cuor di Leone, esprimendo tra l’altro l’auspicio che i centri socio-culturali possano prendere piede anche nel cuore della realtà urbana oltre che nelle periferie.

La dirigente dell’Area Servizi alla persona del Comune, Roberta Migliarini, ha sottolineato l’importanza di realtà che trovano ispirazione nel principio costituzionale di sussidiarietà e che sono espressione di quell’associazionismo a cui dà valore lo stesso statuto comunale: veri e propri “presidi territoriali” che l’ente ha già coinvolto nella progettazione di attività.

Angela Dal Corno, insegnante di attività motorie, ha parlato della sua lunga esperienza nel contesto dei centri socio-culturali e dell’importanza del riconoscimento delle caratteristiche uniche di ogni persona nell’ambito dei percorsi finalizzati al benessere.

Raimondo Cerquiglini, direttore generale Afas, ha confermato la disponibilità dell’Azienda a portare avanti con i centri l’attività di prevenzione e di tutela della salute attraverso nuovi cicli di incontri a partire dal prossimo autunno.

“Il mondo dei centri socio-culturali rappresenta una delle nostre realtà più preziose – ha concluso il sindaco Romizi -. Le città, infatti, diventano povere se mancano di confronto, dialogo, relazioni, mentre si arricchiscono se si rimettono in connessione quartieri, generazioni diverse, persone con sensibilità e idee differenti. Proprio di questo percorso virtuoso, fatto di positive contaminazioni, i centri socio-culturali sono un esempio”.

La giornata si è chiusa con i riconoscimenti dell’amministrazione comunale ai fondatori del Coordinamento, tra cui il primo presidente Nazareno Tardioli, Mario Papa e Gianfranco Cavalieri, nonché all’attuale presidente Mercanti.


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