interno emporio caritas don gustavo f3All’inaugurazione, mercoledì 4 aprile (ore 17), interverrà il cardinale Bassetti

(UNWEB) Perugia. C’è grande attesa nelle comunità della IV Zona pastorale “Valle del Tevere Nord” dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, di 40mila abitanti, per l’imminente inaugurazione dell’Emporio della Solidarietà Caritas in Ponte Pattoli (Pg), situato al piano terra di un edificio di via Antonia 61, nelle vicinanze del campo sportivo; cerimonia in programma mercoledì 4 maggio (ore 17), che vedrà intervenire il cardinale Gualtiero Bassetti, il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli, i parroci della Zona pastorale e i rappresentanti di Istituzioni civili e religiose, del mondo imprenditoriale e realtà sociali del capoluogo umbro. È il quinto emporio che la Chiesa diocesana, attraverso la sua Caritas, attiva in quattro aree sensibili del suo territorio, su incoraggiamento del cardinale Bassetti nel seguire con attenzione il fenomeno povertà in aumento per la crisi economica che riguarda sempre più famiglie italiane.

Apertura bisettimanale per 90 famiglie. Un’attesa iniziata a luglio 2021, quando, spiega Elena Gattavilla, coordinatrice dei cinque Empori della Solidarietà, «è stato messo in cantiere il suo progetto terminato pochi giorni fa grazie all’opera di 49 volontari di cui diversi giovani della “Gi.Fra.”, la Gioventù Francescana, guidati da padre Damiano Romagnolo, che hanno provveduto al suo allestimento su una superficie di 110 mq. Determinanti anche non pochi benefattori e aziende che hanno rifornito l’emporio di prodotti alimentari e per l’igiene intima e della casa. Questo permetterà, da sabato 7 maggio, a 90 famiglie in gravi difficoltà di fare la “spesa”; famiglie che hanno già ricevuto la tessera di accesso all’emporio dopo essersi recate presso i Centri di ascolto parrocchiali di Bosco, Villa Pitignano, Pierantonio e Ponte Pattoli. Stimiamo di poter arrivare entro la fine dell’anno ad aiutare complessivamente 500 persone, alleggerendo l’emporio di Ponte San Giovanni dove diverse di queste famiglie già si recavano. L’emporio di Ponte Pattoli sarà fruibile, per il momento, due volte alla settimana, il mercoledì pomeriggio (ore 16-19) e il sabato mattina (ore 9-12)».

Anche luogo di relazione. «Siamo fiduciosi della collaborazione e dei contributi di tante aziende e imprenditori che operano nella zona – sottolinea la responsabile –, affinché non manchi mai nulla a queste persone. Anche un “piccolo” aiuto materiale trasmette fiducia e speranza a chi vuole riscattarsi, a chi vuole ricostruirsi un futuro dignitoso. Ed è di sostegno anche sapere di non essere lasciati soli nella difficoltà. Infatti, l’emporio è anche un luogo di relazioni umane intessute dai volontari con chi è nel bisogno. In questo è fondamentale il ruolo di volontari ben motivati e formati. Non è un caso che la responsabile di questo quinto emporio sia Nadia Riccini, dirigente scolastico a riposo, che passa dalla missione educativa a quella socio-caritativa e di sostegno umano e materiale».

L’Emporio “Don Gustavo”. E a un grande educatore-formatore di giovani è intitolato l’emporio di Ponte Pattoli. Parliamo di mons. Gustavo Coletti (1938-2020), l’indimenticabile parroco della frazione perugina che l’ha guidata spiritualmente e socialmente per più di mezzo secolo, il primo dei tre sacerdoti diocesani deceduti per il Covid-19. Sensibile a quanti si trovavano in gravi difficoltà, don Gustavo non esitava a sostenerli concretamente, divenendo per molti importante punto di riferimento di prossimità. «È stato il sacerdote della semplicità di un sorriso, dell’accoglienza, della prossimità». Così lo ricorda don Riccardo Pascolini, uno dei giovani “convertiti” al Vangelo e alla Chiesa da don Gustavo. «La semplicità del “vecchio parroco di campagna”, come spesso si definiva lui stesso – prosegue don Pascolini –, lo ha contraddistinto per tutta la vita. La famiglia, per don Gustavo, era tutta la parrocchia, non solo quella di origine. Era il prete dell’amicizia e di una predicazione forte, carismatica, puntuale. La sua semplicità è stata la chiave con cui ha “conquistato” fin dall’inizio tutta la comunità locale e molto del suo sviluppo sociale lo deve a don Gustavo».

I primi quattro Empori. Tra il 2014 e il 2016 sono stati attivati nell’Archidiocesi quattro Empori dalla Caritas diocesana con il coinvolgimento di parrocchie e realtà socio-caritative, grazie alla collaborazione di aziende e privati benefattori. Si tratta degli empori “Tabgha” di Perugia città (zona vie Cortonese e Settevalli, Stazione ferroviaria e quartiere Madonna Alta), “Divina Misericordia” di San Sisto-Sant’Andrea delle Fratte, “Siloe” di Ponte San Giovanni e “Betlemme” di Marsciano. Insieme all’emporio “Don Gustavo” coprono il fabbisogno delle famiglie che si rivolgono alle parrocchie di cinque delle sette Zone pastorali dell’Archidiocesi. A tutt’oggi, incluso il “Don Gustavo”, le tessere attive degli empori sono 1.800, oltre a 250 tessere baby, a sostegno di 1.800 famiglie e per un totale di oltre 5.000 assistiti. Nell’ultimo anno i quattro empori hanno registrato un sensibile aumento di cui più del 35% è dovuto alle tessere rilasciate a famiglie italiane. I volontari attualmente impegnati in tutti gli empori sono 211. Dato significativo del 2021 è la quantità di prodotti in entrata nei quattro empori, pari a 1.064,35 tonnellate di cui 837,17 sono state distribuite.


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