(UNWEB) PERUGIA, - Decrescita del Pil, fuga dei giovani altamente formati dall'Umbria, bassi salari e pochi investimenti per favorire l'innovazione ed il dovuto rispetto ambientale sancito nell'Agenda 2030. La situazione umbra trova come unico dato positivo quello dell'incremento dell'occupazione del 3 per cento rispetto al periodo pre Covid.
La strada indicata dalla Cisl è quella dell'utilizzo delle risorse messe in campo dall'Europa: i Fondi Comunitari e Pnrr che, proprio perché l'Umbria viene riconosciuta come regione in transizione, le vengono assegnati.