Baldoni27072023(UNWEB) Perugia. Francesco Baldini è l’uomo delle scommesse a scatola chiusa. Quella di Perugia è solo l’ultima, ma questo non spaventa assolutamente il nuovo tecnico biancorosso, che dopo alcune stagioni poco fortunate cerca il riscatto. Dopo alcuni allenamenti diretti al Centro Sportivo Paolo Rossi è arrivato il momento della presentazione ufficiale in una sala stampa del Curi abbastanza gremita.
 
Presente anche il dirigente Jacopo Giugliarelli, che non si è sottratto alle domande dei cronisti e che così ha aperto la conferenza stampa: “Con immenso piacere diamo il benvenuto al nostro nuovo allenatore. Scelta per qualità umane e tecniche, perché conosce l’ambiente e uno staff all’avanguardia”.
 
Baldini risponde: “Noi ci siamo scelti. Jacopo è persino venuto a casa mia ed è una cosa molto importante. Ho scelto Perugia sin dalla prima semplice telefonata, volendo questo ambiente che ho conosciuto troppo tardi dato che al tempo ero un ex giocatore. Quando Preziosi me lo propose non ci pensai per nulla. E’ un piacere ritrovare gente importante come Luchini”.
 
Mister, quali sono le idee identitarie del suo Perugia?
 
L’attaccamento, che è la cosa più importante. Le scelte che verranno fatte in questo periodo partiranno da questo. Poi c’è l’idea di calcio: amo dominare le partite, rubare la palla prima possibile agli avversari e tenerla in più possibile. Voglio dare un’identità costruttiva e non distruttiva.
Il Perugia non si sa in quale categoria militerà. Come si fa a lavorare in questo modo?
Il mio primo compito è stato quello di cambiare la faccia dei ragazzi, soprattutto quelli presenti lo scorso anno. Sarà un compito importante perché è vero che saranno decisivi i risultati ma non meno importante è il modo di proporre calcio. Devo cercare di vincere e costruire qualcosa a livello calcistico. Ci deve essere una componente di divertimento nell’allenamento. Chi vuole rimanere a Perugia deve essere adatto a questo gioco, chi ha dubbi giusto percorra la sua strada.
Il Perugia si è mosso con due rescissioni. Quali sono le priorità?
Giugliarelli: “Le scelte da qui al mercato deriveranno dal sistema di gioco. I ruoli? Si parte dal play per arrivare ai laterali bassi e agli esterni d’attacco. La mancanza è opportunità perché la rosa è al completo per l’allenamento e perché i giovani possono giocarsi le sue possibilità e farsi conoscere. È ovvio che da qui a fine mercato andremo ad intervenire”.
Baldini: “In passato è stata costruita una rosa per un certo modulo. Nel momento in cui ci siamo incontrati mi è stato chiesto il modulo che sento più mio. Non mi spaventa questo compito. A me interessa svolgerlo intanto per quelli che vogliono rimanere fare capire che si può rinascere e tornare protagonisti. I giovani? Alcuni sono davvero interessanti. Mi ero preso del tempo per capire chi voleva restare e ci è servito. Abbiamo delle idee sia per la B che per la C”.
Quali sono i vostri obbiettivi personali e di squadra?
Giugliarelli: “Vengo da un altro percorso che è il settore giovanile. Ritengo sia giusto porsi obbiettivi giornalieri indipendentemente dalla categoria. È bene non fare proclami e non prevedere. Tireremo la linea a giugno e vedremo cosa saremo riusciti a fare ”
Baldini: “Sono un amante del campo, come se fosse la donna più bella del mondo. Sto facendo una gavetta importante. Ogni esonero è una mazzata sui denti che ti fa migliorare. Ho accettato il Perugia senza fare distinzione di categoria. Se fosse serie B sarebbe una soddisfazione per tutti ma aumenterebbe la voglia di fare bene. Ci sono tutte le premesse per cercare di ottenere il massimo “.
Ci sono state le rescissioni di Casasola e Sgarbi, due giocatori che potevano essere appetibili ma che sorprendono per le modalità…
 
Giugliarelli: “Rispondo con decisione. Filippo riteneva concluso il proprio percorso a Perugia. Volevamo dare un segnale chiaro alla squadra e a loro stessi non forzando alcune situazioni. Tiago invece non era ideale al nostro sistema di gioco e inoltre vi era in lui la volontà di rientrare in Argentina. Non volevamo trascinare a Noi abbiamo bisogno della massima qualità nel lavoro quotidiano”
Baldini: “Io voglio gente pronta a morire per il Perugia, le trattative le fanno altri”.
Mister hai avuto modo di confrontarti con Santopadre. Che tipo di rapporto ritieni possa instaurarsi?
 
“Non è tanto che l’ho conosciuto. Mi piacciono le persone schiette. Sono sicuro che magari discuteremo ma ho la certezza di essere di fronte una persona vera. Ho bisogno di queste situazioni perché amo il confronto”.
Ben 19 giocatori di proprietà sono andati via, quanti ne arriveranno? Sul possibile arrivo di Andrea Bozzolan cosa si può dire?
Baldini: “Le idee sono molto chiare. È logico che sia più facile convincere il giovane appena diventato campione europeo di venire, gli altri aspettano la categoria. Ho le idee chiare su tutti i giocatori che dobbiamo prendere. Sono molto sereno sotto questo questo punto di vista”.
Giugliarelli: “Andrea ha il giusto potenziale, che già a livello europeo ha già dimostrato. È un giovane, non riversiamo su di lui grandi aspettative. Contano le caratteristiche e non l’età”.
Jacopo, avete già individuato le priorità di ruolo?
Il mercato è una questione di opportunità. Il tipo di scelta è legato ad alcune priorità di cui abbiamo già parlato. Abbiamo individuato dei profili, che dipende dai tempi e dalla categoria in cui militeremo.
Mister, avete già pronto il calendario delle amichevoli?
Ho già consegnato la lista dei giorni di allenamento e di amichevoli. La prima è il 3, la seconda il 6.