I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, intervengono in merito al bando della Provincia di Perugia per la concessione di edifici e terreni sull'Isola Polvese, del lago Trasimeno. Per Liberati e Carbonari “la Regione Umbria deve intervenire immediatamente per sospendere l’assurdo progetto di privatizzazione del lago e la Provincia di Perugia deve ritirare subito il bando della vergogna”.
(ASI) Perugia, - “Dalla Provincia di Perugia ripartono iniziative assurde e contrastate, come la svendita dell’Isola Polvese ai privati, già fallita miseramente due anni or sono. La scena si ripete quasi identica, con un che di tragicomico: chi manovra questi bandi è un Ente di fatto e di diritto oggi pressoché inesistente. Nonostante questo, a dispetto dell'indignazione generale, da fine febbraio gran parte dell’isola potrà essere ceduta alla gestione di privati che, con circa 10mila euro all'anno, godranno di un bene unico per svariati anni”. Lo denunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.
In una nota firmata anche dai consiglieri comunali M5S di Castiglione del Lago Stefano Bistacchia e David Cerboni, Liberati e Carbonari si chiedono “se il bando della Provincia sia stato supervisionato da parte della direzione regionale del ministero dei Beni Culturali, considerati i numerosi vincoli esistenti. Già due anni fa il M5S si era fatto portavoce del malcontento diffuso per la sconcertante iniziativa condotta dalla Provincia. Non è bastato: il Pd prosegue con la mercificazione selvaggia di beni comuni anche di altissimo pregio, beni in realtà indisponibili a soggetti privati per loro stessa natura”.
Per gli esponenti del Movimento 5 Stelle “sarebbe bastato remunerare leggermente meno le decine di dirigenti della medesima e pletorica Provincia per valorizzare la Polvese, anziché proseguire con una politica da accattoni che rivela soltanto autentico disinteresse nei confronti di un gioiello ambientale e turistico. Siamo pronti a scommettere che anche qui è tutto pronto per ricevere i servizi di qualche bella coop ‘di sistema'. Coop o meno che sia – concludono - la Regione Umbria, nel suo ruolo di ente sovraordinato, deve intervenire immediatamente per sospendere l’assurdo progetto di privatizzazione del Lago e la Provincia di Perugia deve ritirare subito il bando della vergogna”