pavanelli1(UNWEB) “La prolungata sospensione dell’attività dello stabilimento Moplefan di Terni rappresenta una crisi industriale grave e non più rinviabile. Parliamo di un asset strategico per il polo chimico ternano, per l’occupazione e per un patrimonio di competenze che il Paese non può permettersi di disperdere. Su queste premesse ho depositato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro delle imprese e del made in Italy per chiedere un intervento urgente e concreto volto a sbloccare la situazione di stallo che, da circa sei mesi, tiene fermo lo stabilimento e costringe i lavoratori alla cassa integrazione.

Nonostante l’esistenza di un piano industriale certificato e l’apertura di un tavolo istituzionale presso il Ministero, la crisi finanziaria dell’azienda non ha ancora trovato soluzioni operative. Le trattative avviate nei tavoli istituzionali si sono concluse senza esiti, mentre il fermo produttivo continua ad aggravare una situazione già critica.

Il rinvio e l’ipotesi di un possibile intervento di Invitalia, seppur importante, restano ad oggi prive di certezze e di tempi definiti. Nel frattempo, il rischio concreto è la compromissione definitiva del piano di rilancio e lo smantellamento progressivo di un presidio industriale fondamentale. Situazione che mi spinge a chiedere al Governo l’adozione di iniziative urgenti per favorire una soluzione industriale concreta, per superare l’attuale blocco finanziario e garantire la continuità produttiva anche a tutela dei lavoratori coinvolti. Il territorio umbro non può continuare a pagare il prezzo di una progressiva desertificazione industriale. Servono scelte chiare, tempi certi e un’assunzione di responsabilità da parte dello Stato per salvaguardare occupazione, produzione e futuro industriale di Terni”.