Palazzo Donini 2(UNWEB) Perugia,   – La Regione Umbria, attraverso le aziende Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2, fa il punto sulla situazione sanitaria negli istituti penitenziari del territorio regionale in riferimento alla nota diffusa nella giornata del 26 ottobre dal garante dei detenuti, Giuseppe Caforio, relativa a "una decina di casi di scabbia negli istituti penitenziari tra Perugia e Terni".

Dalle verifiche condotte dalle direzioni aziendali, in collaborazione con i medici responsabili del servizio sanitario penitenziario, risultano ad oggi undici casi complessivi di scabbia diagnosticati nelle carceri umbre: sette nel carcere di Capanne – Perugia (Usl Umbria 1), due nel carcere di Terni (Usl Umbria 2), due nel carcere di Orvieto (Usl Umbria 2). Nessun caso è stato segnalato nel carcere di Spoleto, come confermato dalla responsabile sanitaria dell'istituto. I casi riscontrati a Perugia sono stati diagnosticati lo scorso 16 ottobre. Il personale sanitario è intervenuto tempestivamente disponendo l'isolamento sanitario dei detenuti interessati e applicando una terapia acaricida specifica, in conformità ai protocolli vigenti. Le stesse misure terapeutiche sono state adottate anche per i contatti stretti identificati.

Parallelamente, sono state eseguite tutte le misure di prevenzione ambientale: lavaggio ad alte temperature di indumenti e biancheria contaminati, sanificazioni di routine integrate con disinfettanti cloroderivati, garantendo inoltre un cambio quotidiano della biancheria. Considerata la scarsa resistenza ambientale dell'acaro, le procedure in atto sono ritenute pienamente idonee a evitare l'insorgenza di ulteriori casi. Analoghi interventi sono stati attivati dai responsabili sanitari degli istituti di Terni e Orvieto, con l'isolamento dei pazienti, la sanificazione degli spazi, la somministrazione della terapia farmacologica scabbicida e l'attenta osservazione dei contatti stretti.

Attualmente la situazione è sotto controllo, le lesioni cutanee sono in fase di guarigione e non si registrano ulteriori casi sospetti o confermati. Prosegue una stretta sorveglianza clinica sia nei confronti dei detenuti coinvolti che del personale di polizia penitenziaria. La scabbia è una malattia infettiva contagiosa causata da un acaro che si trasmette prevalentemente tramite contatto cutaneo diretto con una persona infetta o, più raramente, attraverso oggetti contaminati come indumenti, asciugamani e lenzuola. Il periodo di incubazione varia tra 2 e 6 settimane (circa 20 giorni in media) in caso di prima infezione, mentre in caso di reinfezione i sintomi possono manifestarsi più rapidamente, nell'arco di 1-4 giorni.

La Regione Umbria, in raccordo costante con le aziende sanitarie, continuerà a monitorare l'evoluzione della situazione negli istituti penitenziari e a garantire tutte le attività necessarie alla tutela della salute dei cittadini e delle comunità residenti negli spazi detentivi, nel pieno rispetto dei protocolli di sanità pubblica.