umbria experience(ASI) Perugia – La Regione Umbria promuove il progetto “Ceramica made in Umbria” all’Expo di Milano: nello spazio Adi-Associazione per il disegno industriale, sono state presentate le collezioni realizzate ed è stato lanciato il premio “Ceramica made in Umbria”, promosso in collaborazione con l’Adi per favorire la ricerca e l’innovazione nell’ambito della decorazione sulla ceramica, la cui messa a bando – su proposta del vicepresidente e assessore all’Artigianato Fabio Paparelli – è stata approvata dalla Giunta regionale.


“Il contesto ideale per far conoscere questo innovativo progetto per la valorizzazione dell’artigianato artistico umbro – sottolinea l’assessore Paparelli – Un progetto che nasce con l’intento di promuovere la ceramica artistica come comparto produttivo dell’Umbria, di stimolare la spinta innovativa e tecnologica e favorire la penetrazione anche nei mercati esteri di un comparto che, sebbene di antica tradizione, stava registrando un momento di forte difficoltà”.
Il progetto “coinvolge 21 aziende del territorio – ricorda l’assessore - che si sono prestate ad un fecondo dialogo con la disciplina del design, inteso come cultura del progetto, per la realizzazione di una collezione fortemente legata ai valori culturali ed artistici del territorio, ma al tempo stesso proiettata nel presente e verso il mercato internazionale”.
Nello spazio Adi, tra le iniziative di “Umbria Experience” promosse dalla Regione Umbria per presentare le principali filiere produttive e i più importanti appuntamenti culturali a una platea internazionale, è stato presentato il Premio “Ceramica Made in Umbria”, un concorso di idee rivolto a grafici, illustratori, designer e studenti saranno chiamati a dare nuove interpretazioni del decoro della ceramica, partendo dai canoni figurativi della tradizione umbra per rivisitarli secondo la sensibilità estetica contemporanea. I progetti vincitori verranno realizzati dagli artigiani umbri e potranno entrare in produzione con il brand “Ceramica Made in Umbria”.
“Un’occasione importante per le aziende di intercettare la sensibilità estetica contemporanea ed aprirsi a nuovi mercati – dice Paparelli – in particolare a quelli della Russia, della Cina e dei Paesi Arabi, verso i quali si indirizzano maggiormente le nostre attività di promozione e commercializzazione. In ogni caso, si innesca un circuito virtuoso fra scuole, design e imprese favorevole a successivi sviluppi economici”.
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Tra le diverse tecniche di decorazione della ceramica, il concorso si concentra in particolare sulla tecnica della maiolica, che prevede il rivestimento del manufatto in terracotta con uno strato di smalto su cui vengono dipinti i decori tramite colori a pennello.
Il premio si rivolge a due categorie di soggetti: professionisti e studenti. I partecipanti, sia singoli che in gruppo, potranno partecipare con una sola proposta di progetto. Ogni progetto dovrà illustrare una reinterpretazione innovativa della tradizione, prendendo come riferimento tutta la produzione storica della maiolica artistica umbra. Il nuovo decoro dovrà essere declinato su tre tipologie di forme standard: mattonelle, piatto da pompa e vaso, forme già utilizzate dalle botteghe artigiane e che rievocano alcune delle tipologie più rappresentative della tradizione umbra.
La giuria del premio “Ceramica Made in Umbria” verrà individuata tra i professionisti ed esperti a cura della Regione Umbria e dell’Adi. Tra tutti i partecipanti al concorso verranno premiate tre proposte per la categoria professionisti e tre proposte per la categoria studenti. La giuria si riserva inoltre la possibilità di assegnare delle menzioni speciali al progetti più meritevoli.
Nello spazio Adi è stata inoltre messa in mostra la collezione “Special edition: il Lustro nella Ceramica Made in Umbria” che interessa alcuni prodotti della prima collezione “Banchetto contemporaneo” decorati con i riflessi metallici del lustro, l’antica e complessa tecnica che oggi rischia di scomparire dopo aver conosciuto nei secoli scorsi una particolare fioritura in diversi centri umbri.