(UNWEB) L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato all’unanimità la mozione del consigliere regionale Francesca Peppucci (Lega) sull’assegnazione di un dirigente penitenziario alla “Casa Circondariale di Orvieto”. L’atto impegna la Giunta regionale ad ”attivarsi verso il ministero di Giustizia–Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché per la Casa di Reclusione di Orvieto venga assegnato un Dirigente penitenziario che si occupi solo delle numerose problematiche e incombenze che derivano dalla gestione del predetto istituto”.
“La Casa di reclusione di Orvieto – ha spiegato Peppucci – era stata trasformata nel 2014 in Istituto a Custodia Attenuata, destinata a programmi intensivi di sostegno al reinserimento sociale e in questa prospettiva, nell’istituto sono ammessi solo detenuti che presentano determinati requisiti, tra i quali quello di non avere un’elevata pericolosità detentiva, di appartenere al circuito di media sicurezza, di avere una pena residua minima di un anno e massima di dodici e di non essere tossicodipendenti. Qualche anno dopo, l’Amministrazione penitenziaria ha ritenuto di dover revocare, su proposta della Direzione orvietana, la denominazione di Custodia Attenuata e di attribuire nuovamente all’Istituto la denominazione di Casa di Reclusione. Attualmente l’organico è considerevolmente diminuito a causa di molti pensionamenti non reintegrati. Nel corso degli ultimi anni alla Direzione della Casa di Reclusione di Orvieto non è mai stato assegnato un dirigente penitenziario in pianta stabile e sono state previste solo figure part-time che dovevano dividersi nella gestione di più istituti detentivi, l’Istituto è stato retto fino al 31 dicembre scorso dalla dottoressa Chiara Pellegrini, già direttrice di Terni e vicedirettrice a Spoleto. Il segretario generale del Sappe ha evidenziato che la direttrice è stata avvicendata da un dirigente penitenziario già assegnato al penitenziario di Terni e che quindi, come negli anni passati, garantirà presso l'istituto penitenziario orvietano solo una presenza limitata. Si ritiene necessario che venga emanato un interpello nazionale per l’assegnazione nella Casa di Reclusione di Orvieto di un dirigente in pianta stabile che si occupi solo delle incombenze della Casa di reclusione in questione al fine di garantire una gestione più efficiente della struttura oltre ad un miglioramento delle condizioni di lavoro di chi opera al suo interno”.