murro6UNWEB) L’Appello al governo nazionale e regionale affinché, intervengano nell’ambito delle rispettive competenze, nei confronti del commercio al dettaglio, pesantemente aggravato dall’emergenza COVID.


Aiuti si! Quelli stanziati non bastano a tenere vivo il mondo della distribuzione.
Occorre un serio progetto che mira alla crescita del settore e non trascurando le nuove necessità del mercato e, in particolare, dell’insostenibile concorrenza dei giganti del commercio elettronico.
I piccoli negozi di vicinato sono quelli più in grave difficoltà , competere con un mercato online in cui i veri padroni abbattono i prezzi con l’acquisto di grandi quantità non c’è storia.
Nel periodo della crisi pandemia i colossi delle vendite on-line hanno raddoppiato le vendite e i gusagni rispetto al 2019. La sfida con i piccoli negozi è impari settore, le grandi piattaforme riescono a offrire la merce a prezzi ormai impraticabili per un normale negozio al dettaglio.
Per i piccoli commercianti urgente studiare il modo di poter sostenere economicamente questo settore
Improbabile sopravvivere solo con i contributi dello Stato, sarebbe opportuno studiare anche nuove modalità negli aiuti , altrimenti lo scenario che si prospetta vedrà scomparire la maggior parte dei negozi di prossimità, con forte impoverimento dei centri urbani e concentrazione della ricchezza in capo a pochi.
Inoltre, serve una politica di defiscalizzazione degli acquisti presso i negozi di vicinato fino a 250 mq di superficie, sottoforma di riduzione delle aliquote iva, deduzione fiscale degli scontrini o credito d’imposta.
Ciò consentirà di creare le condizioni per sperare di neutralizzare le conseguenze negative di un futuro che all’orizzonte appare drammatico.