De VincenziUmbria(UNWEB) Perugia,   “Dopo l’abbandono della nave da parte dell’assessore Antonio Bartolini, restano in equipaggio quattro assistenti (più uno a tempo indeterminato) chiamati, praticamente, a portare avanti il suo lavoro.

Ma il regolamento degli uffici di supporto della Giunta parla chiaro: una volta riassegnate le deleghe dell’assessore dimissionario, decadono i rapporti di lavoro a tempo determinato. Chiederò alla Corte dei Conti di avviare una indagine per stabilire se siano stati compiuti eventuali danni all’erario”. È quanto sottolinea il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Misto-Umbria next) evidenziando come “con la deliberazione di Giunta regionale 991 del 26 agosto scorso, vengono confermati nelle loro mansioni di supporto alle deleghe assessorili del dimissionario Bartolini, cinque collaboratori di cui 4 a tempo determinato. Un atto che viene giustificato dall’applicazione dell’articolo 3, comma 7, del regolamento per la costituzione degli uffici di supporto della Giunta Regionale che, in sintesi, in casi di eccezionalità consente di confermare gli incarichi dei collaboratori del vice-presidente o degli assessori nell’eventualità di cessazione del loro incarico al fine di garantire la continuità di servizio. Tuttavia – spiega de Vincenzi -, recita l’articolo, la prosecuzione dei suddetti rapporti di lavoro deve avvenire per un periodo limitato o comunque fino a diversa attribuzione da parte del presidente della Giunta regionale. Quest’ultimo passaggio, in definitiva, costituisce il termine perentorio del rapporto lavorativo”.

“La gravità di questa delibera – rimarca De Vincenzi -, l’ennesima passata sulle nostre scrivanie, scaturisce dal fatto che le deleghe assegnate a Bartolini sono state già distribuite in precedenza al presidente Paparelli (atto n. 41 del 19 agosto scorso). Questa data, proprio nel rispetto del regolamento, avrebbe dovuto costituire la naturale scadenza del rapporto lavorativo con i 4 collaboratori a tempo determinato dell’ex assessore Bartolini i quali, invece, sono stati confermati”.

“Nella delibera – continua De Vincenzi - si leggono una serie di motivazioni legate alla prosecuzione del contratto di lavoro, date dall’eccezionalità della situazione, della contingenza delle dimissioni di Bartolini nel periodo estivo, alla successiva interruzione dell’attività amministrativa che ha dilatato i tempi di gestione della questione, del particolare carico di lavoro che necessita della continuità del supporto. Questioni che ovviamente hanno senso, ma che nulla hanno a che vedere con i dettami del regolamento che, alla data di attribuzione al presidente Paparelli elle deleghe di Bartolini (19 agosto), sanciva la chiusura definitiva dei contratti di lavoro. Alla data di oggi, dunque, il presidente Paparelli può contare sul lavoro di una corte di circa dieci persone, in un contesto nel quale è ammessa solo l’ordinaria amministrazione. Proprio nel rispetto di tale regime, l’Assemblea legislativa, con a capo la presidente Porzi e il Pd, ha chiuso in maniera molto più coerente, due commissioni speciali e mandato a casa il relativo personale di supporto senza colpo ferire”.

“Non voglio assolutamente addossare l’onere di questa gestione amministrativa scriteriata ai professionisti che hanno supportato le attività assessorili di Bartolini in questi anni – precisa De Vincenzi - e che, neanche a dirlo, sono fra le prime vittime di questo modus operandi. Ma certamente non possiamo sottacere di fronte a questo ennesimo atto ‘fantasioso’ che mette in discussione quanto stabilito da un documento ufficiale che la Giunta è obbligata a rispettare e non interpretare a piacimento. Anche questa – domanda De Vincenzi -è una fake news? Per dirimere ogni dubbio – conclude – chiediamo allora alla Corte dei Conti di avviare una indagine per stabilire se, con questo atto, siano stati compiuti eventuali danni all’erario”.