(UNWEB) Perugia. “L'aeroporto 'San Francesco d'Assisi' deve essere considerato il motore dell'economia e del turismo in Umbria. Molti sono stati gli investimenti per l'ampliamento e la riqualificazione del terminal/aerostazione, delle infrastrutture di terra, dei servizi e delle nuove strade di accesso per circa 60 milioni di euro”. Così il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) secondo il quale “ora bisogna investire per far volare gli aerei, vista anche la concessione ventennale ottenuta dalla Sase, società di gestione dello scalo”.

“Per un pieno sviluppo, al fine di raddoppiare i movimenti passeggeri, sino a 500mila all'anno, e ottenere utili dalla gestione – spiega Ricci - occorre rendere stabili le linee aeree verso Spagna, Inghilterra, centro Europa, Federazione Russa e Milano e basare aeromobili (parcheggiati che partono e tornano all'aeroporto) almeno due aerei. E per questo occorre investire, in più, 2-3 milioni di euro all'anno”.

Ricci invita la Regione Umbria a “promuovere tali investimenti per creare accordi con i vettori Low Cost che possono sviluppare un flusso turistico, in arrivo in Umbria, molto ampio, essendo diventati dei veri Tour Operator. Per questo – suggerisce - occorre utilizzare, come avviene in Spagna, anche i fondi strutturali dell'Unione Europea”. In ultimo, Ricci rimarca l'importanza del “collegamento ferroviario con la stazione all'aeroporto, raddoppiando la tratta Foligno Terontola o intercettando la linea Roma Ancona ad Alta Velocità, per connettersi velocemente con Ancona, Firenze e Roma, che collega 110 destinazioni aeroportuali nel mondo”.