ast(ASI) Terni - A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina.Scriviamo questo famoso precetto del Divo Giulio con una punta di (amara) soddisfazione dopo aver letto la notizia, riportata da varie testate locali, relativa alle due denunce e alla multa che i carabinieri del NOE, coadiuvati in questa operazione anche dai tecnici dell'ARPA regionale, hanno comminato alle Acciaierie.

Il tema al centro del contendere è roba che scotta, o forse, visto il contesto, è meglio dire che inquina.  Riprendiamo dalle agenzie di stampa: “Rifiuti speciali pericolosi che, invece di essere trattati in idonei impianti, sarebbero stati smaltiti nella discarica interna dell’Ast. E poi la mancata esecuzione di alcuni controlli annuali agli scarichi previsti dall’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale”. Leggendo a fondo il pezzo si evince che i controlli eseguiti hanno accertato: “il superamento dei limiti di legge sia per lo scarico delle acque in relazione al parametro Alluminio che per i fanghi, in relazione a Molibdeno e Carbonio organico disciolto”. Quindi, ricapitolando: l'azienda che nelle settimane passate ha inondato Viale Brin con un trionfo di manifesti per promuovere una maggiore sensibilità sociale contro la corruzione, neanche se Terni fosse una piccola Mogadiscio, ora viene messa sotto accusa per aver commesso delle “leggerezze” sul fronte inquinamento. Ecco, appunto: noi in tempi non sospetti – prosegue Forza Italia Giovani - mediante un comunicato che a qualcuno ha dato l'orticaria, avevamo denunciato tale strabismo comunicativo delle Acciaierie. Leggere per credere un passaggio preciso del nostro precedente comunicato: “Con tutta onestà, se proprio si voleva condurre una battaglia di natura “civile”, ci saremmo aspettati ben altro dall’AST: ad esempio un contributo realmente concreto per analizzare in maniera approfondita la situazione ambientale della città. Ebbene, reputiamo che questo sia l’ambito sul quale l’AST potrebbe, anzi: dovrebbe, intervenire”. Non abbiamo altro da aggiungere se non che ora ci aspetteremmo un'iniziativa davvero concreta ed efficacie da parte dell'azienda siderurgica, che miri a prevenire questi spiacevoli episodi che non solo offendono, qui lo possiamo ben dire, il buon nome della città ma provocano anche tutta una serie di paure diffuse tra la popolazione già di per se provata per la poca trasparenza relativa al reale livello della qualità dell'aria in questo territorio.

Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia