Pasquale Trottolini(UNWEB) "Possiamo dire che sulle energie rinnovabili l'Umbria potrebbe arrivare a fare scuola – afferma Pasquale Trottolini, presidente di Green Zone -. Siamo molto soddisfatti, sia della legge regionale per l'individuazione delle aree idonee ad ospitare gli impianti approvata di recente, sia di come le imprese e i territori stanno rispondendo a questa sfida. Adesso, però, sarebbe opportuno che la Regione intervenga con propri strumenti per sostenere l'autoproduzione di energia, la costituzione di Cer anche nei Comuni esclusi dal Pnrr e il miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili produttivi".

Quando mancano ancora venti giorni alla scadenza del bando del Pnrr, che prevede incentivi cospicui per la costruzione di impianti di energia rinnovabile localizzati nei Comuni con meno di 50mila abitanti, sono già diciotto le unità locali costituite all'interno di Green Zone, la Cer regionale promossa da CNA insieme ad altre associazioni. E l'obiettivo di arrivare a venti impianti è a portata di mano.
"In termini pratici - dichiara Trottolini - significherà che, a partire dalla fine del 2026, Green Zone sarà in grado di produrre 24 milioni di kWh di energia verde, soddisfacendo le esigenze di almeno 500 micro e piccole imprese e facendo salire del 10% la quota di energia pulita prodotta in Umbria".
Al momento i territori dove verranno costruiti gli impianti rinnovabili da 1 megawatt sono quelli di Magione, Castiglione del Lago, Bastia Umbra, Marsciano, Fossato di Vico, Bettona, Deruta, Corciano, Lucignano (Ar), San Venanzo, Fratta Todina, Perugia, Gualdo Cattaneo, Monte Castello di Vibio - in alcuni dei quali nasceranno più unità locali - mentre sono in dirittura d'arrivo le unità locali di Città di Castello e Todi.
"Non appena concluse le pratiche con l'Enel, i Comuni e il GSE partirà la campagna promozionale mirata all'ingresso nella Cer dei consumatori, a cominciare dalle imprese energivore presenti nei territori. Perché il nostro obiettivo – aggiunge Trottolini - è sempre stato quello di coniugare la produzione di energia pulita con la riduzione dei costi energetici delle imprese. Un obiettivo che sarà possibile grazie alle tariffe incentivanti riconosciute dal GSE alle comunità energetiche rinnovabili sulla base dell'energia condivisa tra soci produttori e consumatori. Se non ci saranno intoppi, l'entrata in funzione operativa di Green Zone ci permetterà di avviare una fase in cui si apriranno nuove opportunità per le imprese. Già oggi, ad esempio, alle imprese che aderiscono a una Cer, il sistema bancario riconosce benefit sia per quanto riguarda l'accesso al credito, sia in termini di costo del denaro. Ma noi pensiamo che la collaborazione tra imprese in materia di energia potrà fare da apripista anche in altri ambiti di sostenibilità, per esempio su tutta la questione relativa al riuso e al riciclo degli scarti di produzione, che porterebbe anche a ottenere economie di scala considerevoli".
Il percorso di Green Zone è stato favorito dall'approvazione della legge regionale sulle aree idonee ad ospitare impianti di energia rinnovabile.
"È un'ottima legge – prosegue il presidente della Cer – perché, comprendendo le esigenze delle imprese, ha coniugato brillantemente lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili con la tutela del paesaggio e di tutte le altre bellezze dell'Umbria".
Accanto alla soddisfazione per la nuova norma regionale, Trottolini auspica alcuni interventi da parte della giunta di palazzo Donini.
"Innanzitutto ci auguriamo che la Regione adotti i provvedimenti necessari affinché la costituzione delle Cer venga incentivata anche nei Comuni oltre i 50mila abitanti esclusi dal bando Pnrr, tenuto conto che proprio a Perugia, Terni e Foligno si concentra una parte consistente delle imprese umbre. Sarebbe utile, inoltre, che attraverso la riprogrammazione dei fondi strutturali 2021/2027 si continui a incentivare l'autoproduzione di energia da parte sia delle imprese di micro dimensioni che di quelle grandi che, per ragioni diverse, rischiano di essere marginali alle tematiche affrontate dalle Cer. Infine, auspichiamo che vengano previsti incentivi per l'efficientamento energetico degli immobili produttivi, a cominciare da quelli delle imprese che sono in una fase di crescita sia produttiva che occupazionale. Insomma, aspettiamo segnali concreti dalla giunta regionale. Nel frattempo – conclude il presidente di Green Zone – con la Cer continueremo a svolgere attività nell'interesse delle imprese e per lo sviluppo dell'Umbria".