Sergio Sottani(UNWEB)  Perugia La Procura Generale della Repubblica di Perugia conferma ancora una volta il proprio impegno costante nella lotta contro le forme più gravi di criminalità organizzata. L’operazione internazionale, conclusasi con l’arresto in Albania di un quarantaduenne di nazionalità albanese ricercato per sfruttamento della prostituzione, rappresenta un esempio concreto dell’efficacia dell’azione giudiziaria e investigativa condotta con determinazione e rigore.


Grazie all’attività investigativa svolta dall’Ufficio S.D.I. della Procura Generale, composto da personale altamente qualificato della Polizia Penitenziaria, e il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia – 2ª Divisione Interpol, è stato possibile localizzare il ricercato nella città di Shkoder, nel nord-ovest dell’Albania, dove manteneva contatti con i familiari. L’uomo è stato fermato al confine, nella località di Scutari, in esecuzione di un provvedimento di cumulo pene emesso dalla Procura Generale di Perugia. L’operazione ha richiesto un’attenta attività di monitoraggio e analisi dei movimenti del soggetto, culminata in un intervento coordinato che ha permesso di assicurarlo alla giustizia italiana.
I fatti risalgono all’aprile 2014 quando, insieme ad altri tre soggetti, due italiani e un connazionale, il latitante reclutava ragazze di nazionalità estera destinandole alla prostituzione nel territorio perugino, in particolare nelle cosiddette ‘piazzole del sesso’, tra Ferro di Cavallo e Perugia. Le ragazze, la maggior parte romene, anche minorenni, erano vittime di violenze e minacce, che si estendevano anche ai familiari residenti in Romania.
Sulla base delle testimonianze rese dalle vittime, in caso di ritardi nella cessione alla banda dei proventi dello sfruttamento, le giovani venivano picchiate con mazze da baseball. L’arrestato è in attesa di essere estradato nel territorio italiano per scontare la pena di cinque anni e sei mesi di reclusione.
Questa azione dimostra la capacità della Procura Generale di Perugia di operare con efficacia anche in contesti transnazionali, rafforzando la cooperazione internazionale e riaffermando il principio che nessun crimine può sottrarsi alla responsabilità penale.

 Così, in una nota, il Procuratore Generale Sergio Sottani