DNSH(UNWEB) PERUGIA,  – Grande partecipazione questa mattina nell'Aula Magna di Palazzo Gallenga, sede storica dell'Università per Stranieri di Perugia, in occasione del convegno "L'evoluzione del principio DNSH: dal PNRR al Fondo Sociale per il Clima", promosso da Gesenu, dall'Università per Stranieri di Perugia e dal Centro Studi Giuridici e Politici della Regione Umbria.

L'iniziativa si inserisce nel percorso di approfondimento già avviato nel 2024 sul principio Do No Significant Harm (DNSH), cardine delle politiche europee per la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il convegno ha rappresentato quest'anno un passo ulteriore: non più solo definizione e inquadramento giuridico del principio, ma analisi della sua evoluzione normativa e delle sue applicazioni concrete, dall'attuazione del PNRR alla nuova centralità prevista dal Fondo Sociale per il Clima, fino alle prospettive future nel quadro degli appalti pubblici e dei processi di pianificazione.

Una giornata di confronto tra istituzioni, accademia e imprese

La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali dei promotori, seguiti dal videomessaggio del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Nel suo intervento, il Ministro ha ricordato come la transizione ecologica non sia solo un percorso tecnologico e normativo, ma una vera e propria "rivoluzione culturale", che richiede un cambiamento profondo nei comportamenti, nelle competenze e nelle priorità delle società contemporanee.

Il Ministro ha inoltre sottolineato che il rispetto del principio DNSH costituisce oggi una condizione indispensabile per accedere ai fondi europei, evidenziando come l'Unione Europea abbia fissato in questo criterio non solo un vincolo da osservare, ma anche una garanzia di qualità degli investimenti pubblici e privati.

Le dichiarazioni dei promotori

Urbano Barelli, Presidente Gesenu, ha posto l'accento sul ruolo operativo del principio DNSH nelle scelte quotidiane delle aziende dell'economia circolare:

«Il principio DNSH non è per noi un semplice adempimento, ma una bussola strategica che guida ogni investimento e ogni scelta tecnologica. Operando da oltre quarant'anni nell'economia circolare, siamo chiamati non solo a rispettare il criterio del "non nuocere", ma a esserne promotori, contribuendo a rendere la transizione ecologica un processo concreto, equo e capace di generare valore per il territorio. L'evoluzione normativa e l'estensione del DNSH a tutti i fondi europei confermano che sostenibilità e responsabilità ambientale non sono più opzioni, ma i cardini di una buona amministrazione e di un'imprenditorialità moderna».

L'Università per Stranieri di Perugia, che celebra il centenario dalla sua fondazione, ha ribadito il proprio impegno nel costruire un approccio culturale e formativo alla sostenibilità:

«Il convegno sull'evoluzione del principio DNSH – dichiara Francesco Asdrubali, Prorettore all'Edilizia e ai rapporti con gli enti e le imprese del territorio - ha rappresentato un'importante occasione di riflessione sulle luci e le ombre del processo di finanziamento della transizione ecologica promossa dall'Unione Europea. Esperti di alto profilo da varie parti d'Italia si sono confrontati sul tema, con uno sguardo al nuovo Fondo sociale per il clima, approvato dalla UE nel marzo 2025. Il convegno ha rafforzato la collaborazione dell'Università per Stranieri di Perugia, da anni impegnata con i suoi corsi di laurea e di dottorato sulle tematiche della sostenibilità, con il Centro Studi Giuridici e Politici della Regione Umbria e con Gesenu Ambiente». 

Programma scientifico e contributi dei relatori

Nel corso della giornata si sono susseguite sessioni dedicate all'evoluzione normativa del DNSH e agli Orientamenti Tecnici della Commissione Europea del 2025, al ruolo del DNSH nel PNRR e le prime evidenze raccolte nella fase avanzata di attuazione dei progetti, alle responsabilità giuridiche e amministrative connesse all'applicazione del principio e alle prospettive del DNSH nella pianificazione locale, nella gestione dei rifiuti e nei processi di economia circolare.

I relatori hanno inoltre evidenziato come il DNSH stia assumendo un valore sempre più proattivo: non solo evitare danni significativi, ma orientare gli investimenti verso soluzioni innovative, circolari e a ridotto impatto.

L'appuntamento, al quale hanno dato vita Gesenu, Università per Stranieri di Perugia e Centro Studi Giuridici e Politici della Regione Umbria che hanno espresso la volontà di dare continuità al percorso di approfondimento avviato, si conferma così un momento di riferimento per professionisti, amministratori e studiosi impegnati nel costruire una transizione ecologica fondata su conoscenza, responsabilità e concretezza.

 

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