(UNWEB) Perugia. Si è tenuta mercoledì 22 ottobre nella sala Rossa di palazzo dei Priori la conferenza stampa di presentazione del protocollo educativo “Prefigurare il futuro”, giunto alla quinta edizione.
Il progetto, a cura della Fondazione Patrizio Paoletti, è rivolto alla comunità educante delle scuole secondarie di primo e secondo grado e nasce con l’obiettivo di favorire il benessere e la resilienza degli adolescenti.
Alla conferenza stampa hanno partecipato:
-Francesca Tizi, assessora all’edilizia scolastica, istruzione e servizi al cittadino del Comune di Perugia
-Barbara Piva, dirigente AIS – Assisi International School, Fondazione Paoletti
-Tania Di Giuseppe, Psicologa e Psicoterapeuta, Responsabile nazionale del progetto;
– Marco Grignani, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Azienda USL Umbria 1;
-Federico De Salvo, Psicologo e Psicoterapeuta, Consigliere comunale con delega al benessere psicologico
Ha moderato l’incontro Aurora Caporali, Ph.D. in Scienze Umane e Coordinatrice didattica delle scuole secondarie AIS – Fondazione Paoletti.
DICHIARAZIONI
L’assessora all’istruzione Francesca Tizi ha parlato di progetto importante della scuola per la scuola che cerca di andare incontro alle situazioni di fragilità sempre più presenti tra i nostri giovani. Secondo il pensiero di Tizi in questo percorso è fondamentale il ruolo svolto dalla comunità educante che deve favorire la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni. In tale contesto spicca il compito assegnato alle scuole che non solo più soltanto il luogo dell’istruzione, ma anche quello dell’ascolto e dell’accompagnamento verso la crescita individuale.
Tizi ha quindi ringraziato fondazione Paoletti ed Asl per questa iniziativa che ha un grande valore soprattutto se inserita nella società odierna, sempre più pervasa da un crescente disagio cui occorre fornire risposte puntuali.
La parola chiave, secondo l’assessora, in questo campo è dunque “interistituzionalità”, perché costruire una comunità educante che funziona significa mettere in rete scuola, famiglie, comune e tutti gli enti competenti. Questa è l’impostazione che l’Amministrazione comunale sta mettendo in questa materia.
In conclusione, per Tizi, la scuola non deve solo istruire, ma anche ascoltare ed accompagnare perché la formazione non è solo rivolta all’apprendimento, ma soprattutto allo sviluppo della persona a 360 gradi.
Il consigliere Federico De Salvo ha sostenuto che il progetto presentato oggi si innesta all’interno di una situazione endemica in costante crescita, con disagio e perdita della speranza verso il futuro sempre più diffusi tra i giovani.
Ecco perché è così importante partire dal termine “prefigurare”: in questo ambito infatti diventa determinante lavorare sulla prevenzione affinché il disagio non diventi malattia mentale. Ciò è possibile solo grazie alla stretta collaborazione tra tutti gli “attori” istituzionali competenti. Il secondo impegno, oltre alla prevenzione, deve essere quello di “figurare”, ossia lavorare, istituzioni, scuola e clinici, per strutturare l’identità personale dei giovani. Su questo il Comune di Perugia sta investendo molto: si pensi all’esperienza degli sportelli di ascolto per i giovani tra 14 e 19 anni oppure ai corsi territoriali rivolti ai genitori.
Per capire i numeri del fenomeno basta analizzare i dati offerti dal dott. Grignani: il 51% dei ragazzi soffre d’ansia, il 39% di stanchezza, mentre le persone seguite dal dipartimento di salute mentale sono cresciute tra il 2024 ed il 2025 del 40%.
IL PROGETTO
Fondazione Patrizio Paoletti presenta anche a Perugia il protocollo educativo “Prefigurare il Futuro”, nato per il benessere e la resilienza degli adolescenti, che sostiene tutta la comunità educante (ragazzi, genitori, docenti e personale scolastico), in un percorso di potenziamento delle risorse interiori, per trasformare le sfide quotidiane in opportunità di crescita, resilienza e miglioramento.
L’innovativo progetto di prevenzione, rivolto alla comunità educante delle scuole secondarie di primo e secondo grado, è ideato da Fondazione Patrizio Paoletti ETS e monitorato scientificamente dall’Università di Padova.
Il progetto, accreditato dal ministero dell’Istruzione e del Merito, nasce per rispondere all’attuale emergenza del benessere mentale in adolescenza, offrendo un percorso di 9 settimane dedicato alla resilienza, alla gestione delle emozioni e alla prefigurazione del futuro.
L’intenzione principale del programma è quella di offrire a ragazzi, insegnanti e genitori un percorso di sensibilizzazione, per poter posizionare in un orizzonte di senso i cambiamenti socio-antropologici in corso, trasformando le fragilità dei giovani e degli educatori in forza e determinazione.
La nuova edizione prevede un percorso formativo e di ricerca “blended” (misto) ideato e realizzato dalla Fondazione Patrizio Paoletti, costituito da incontri live webinar, videolezioni, incontri in presenza da ottobre 2025 a marzo 2026.
Il progetto offrirà in maniera totalmente inedita alle classi partecipanti attività formative e laboratoriali su forme di partecipazione e attivismo sociale sui temi del benessere e della salute psicofisica di individui e comunità.
LA STORIA
Dal 2022, “Prefigurare il Futuro” è stato applicato su oltre 4.000 tra studenti, insegnanti e genitori in tutta Italia, attraverso webinar live e incontri in presenza supportati da innovativi materiali di neuro-psicopedagogia didattica.
Costituito nel 2017 per promuovere la resilienza, la speranza e la progettualità nelle comunità colpite dal sisma in Umbria e nelle Marche, l’iniziativa è diventaao nel 2019 un progetto che risponde in tempo reale alle emergenze ambientali, sociali ed educative su tutto il territorio nazionale. Dalla sua nascita vanta la collaborazione con tante istituzioni, Università e associazioni italiane.
Il suo obiettivo è promuovere e dare sostegno a scuola, sviluppo economico e rigenerazione della struttura sociale.
L’emergenza sociale ed educativa a cui il progetto risponde è la difficoltà di “prefigurare il futuro” da parte delle persone e delle comunità. I percorsi formativi sono rivolti a tutta la cittadinanza e riguardano la riqualificazione e il potenziamento della sfera personale, oltre che professionale. L’intento del progetto è fortificare le persone, gli ambienti e i contesti per prevedere, prevenire, prepararsi ai piccoli e ai grandi cambiamenti futuri e già presenti.
I temi, affrontati con approccio multidisciplinare, si focalizzano su capacità positive come la speranza, la resilienza e la prefigurazione. L’obiettivo finale è promuovere le straordinarie possibilità della mente umana e condividere con tutti strumenti pratici che possono aiutare, gli individui e l’insieme, a trasformare il disagio dell’incertezza in volontà e attenzione. Prefigurare il futuro si articola su 3 macro-ambiti di intervento e raggiunge tutto il territorio italiano con iniziative e incontri formativi gratuiti, in presenza e sul web. I destinatari sono stati finora giovani, genitori, insegnanti, assistenti sociali, caregivers, rappresentanti delle istituzioni, professionisti del soccorso.
