cs mostra scopa(ASI) Perugia – Oltre quaranta opere appartenenti all’ultima stagione creativa di Renzo Scopa, dal 1987 al 1997 (anno della sua scomparsa, avvenuta il 2 giugno a Città di Castello), verranno esposte per la prima volta al pubblico al Museo Tela Umbra di Città di Castello, da sabato 5 settembre a domenica 4 ottobre. Un’occasione unica per ammirare il “Mondo dipinto”, questo il titolo della mostra che riprende la definizione data dallo stesso artista (nato a Urbino nel 1933, ma umbro di adozione) in un suo scritto, attraverso i lavori realizzati nell’ultimo decennio di vita.

Promossa dal Comitato per la divulgazione dell’Opera di Renzo Scopa e dal Museo Tela Umbra Città di Castello, la mostra è stata realizzata in collaborazione con la Regione Umbria. Questa mattina è stata presentata con una conferenza stampa a Perugia, a Palazzo Donini, da Saulo Scopa, figlio dell’artista e presidente del “Comitato per la divulgazione dell’Opera di Renzo Scopa”, da Maria Luciana Buseghin, curatrice della mostra e del catalogo, e dall’assessore regionale alla Cultura, Fernanda Cecchini.
“Con ‘Mondo dipinto’ – ha sottolineato Saulo Scopa – giunge a compimento la terza mostra di opere inedite con cui, dopo la sua scomparsa, l’Archivio Scopa in sinergia con le istituzioni offre al pubblico la possibilità di conoscere e ammirare tutta la produzione di Renzo Scopa. È un Eden, un ritorno alle origini, quello che ci viene proposto in queste oltre quaranta opere realizzate calandosi nelle trame dei colori con la tecnica del dripping, in cui emergono donne e uomini e la natura, in una visione fra l’interiore e l’esteriore, il reale e il fantastico, il possibile”.
“Renzo Scopa – ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura, Fernanda Cecchini, plaudendo alla ‘grande sensibilità del figlio Saulo che con amore ha raccolto l’eredità del padre dedicandosi ad altre forme espressive, ma soprattutto facendone conoscere e valorizzare l’opera’ – con la sua ricerca e il suo percorso artistico ha saputo rappresentare la complessità dell’io e della vita, esprimendo nell’ultima stagione creativa un ritrovato equilibrio, la serenità, una dimensione spirituale che si sostanzia nei temi e nei colori”.
“La Regione Umbria – ha detto l’assessore – ha assicurato il suo sostegno alla divulgazione e valorizzazione delle opere di Renzo Scopa, che offrono a tutti noi quegli spunti di riflessione sui temi veri della vita, sui valori universali, gli obiettivi di costruire un mondo migliore, in pace, in armonia con la natura”.
“L’esposizione ci fa vedere come le opere realizzate da Scopa nell’ultimo decennio della sua vita – ha sottolineato la curatrice, l’antropologa culturale e scrittrice Maria Luciana Buseghin - contengano un ritorno a temi figurativi e simbolici archetipici tra natura e cultura: alberi, fiori, animali, soprattutto cavalli, donne e uomini. Significativa è la tecnica pittorica – ha aggiunto – Renzo Scopa reinterpreta il dripping: dopo aver deposto la tavola di legno in terra, seminava il colore con il pennello e costruiva le immagini coniugando l’action painting con l’arte figurativa più propria alla sua formazione. Cercava di mantenere un controllo del processo creativo”.
“In Renzo Scopa – ha detto invitando a visitare l’esposizione – c’è una forte dimensione spirituale. La mostra presenta, tra l’altro, una ‘Resurrezione’, una delle ultime opere realizzate prima della sua scomparsa, in cui tanti sono i riferimenti alla ‘Resurrezione’ di Piero della Francesca”.
La mostra “Mondo dipinto” verrà successivamente esposta a Citerna e Sansepolcro, nel 2016, con l’obiettivo di esporla a Perugia nel 2017, in occasione del ventennale della scomparsa di Saulo Scopa.
Tre saranno gli eventi collaterali che caratterizzeranno l’esposizione tifernate: il primo sarà un recital di scritti di Renzo Scopa, “Il suono della parola”, nel giorno dell’inaugurazione, alle ore 18; sabato 12 settembre, sempre alle 18 al Museo Tela Umbra, ci sarà “Frammenti di luce”, una lettura di testi del gruppo di scrittura “Costellazioni” ispirati alle opere in mostra; venerdì 18 settembre, alle 18, a Citerna, che ospita la “Donazione Renzo Scopa”, sei opere ispirate ai paesaggi locali, nella Sala degli Ammassi è in programma la conferenza del professor Gualtiero De Santi, dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, che interverrà su “Spazi naturali, spazi culturali, Arte e Paesaggio in Renzo Scopa”.
“Mondo dipinto” si avvale del patrocinio di Provincia di Perugia, Comune di Città di Castello, Comune di Citerna.

RENZO SCOPA - MONDO DIPINTO (OPERE 1987 -1997)
DAL 5 SETTEMBRE AL 4 OTTOBRE 2015
INAUGURAZIONE: SABATO 5 SETTEMBRE ALLE ORE 18,00
CITTÀ DI CASTELLO, MUSEO TELA UMBRA
MOSTRA E CATALOGO A CURA DI MARIA LUCIANA BUSEGHIN

Mostra promossa da: Museo Tela Umbra Città di Castello e Comitato per la divulgazione dell’Opera di Renzo Scopa
Realizzata in collaborazione con: Regione Umbria.
Con il patrocinio: Provincia di Perugia, Comune di Città di Castello, Comune di Citerna.

La mostra raccoglie oltre quaranta opere appartenenti all’ultima stagione creativa di Renzo Scopa (Urbino 1933 – Città di Castello 1997), quella che copre l’ultimo decennio di vita dell’artista. Le opere in mostra sono inedite e per la prima volta esposte al pubblico.

L’occasione è unica per ammirare il “mondo” dipinto da Scopa con fantasia poetica, ricercatezza visiva e giocosità immaginifica. Un mondo in cui emergono figure che spesso si intravedono soltanto attraverso raggiere di pigmenti sovrapposte a formare trame inestricabili, quasi delle ragnatele che ci suggeriscono “un mondo nel mondo” in una visione entropica della natura, immersa nella luce o nell’oscurità, in armonia di opposti, talvolta con biancori velati che offuscano e rivelano.

L’esposizione ci fa vedere come le opere realizzate dall’artista nell’ultimo decennio della sua vita, contengano un ritorno a temi figurativi e simbolici archetipici – osserva Maria Luciana Buseghin - tra natura e cultura: alberi, fiori, animali (soprattutto cavalli), donne e uomini, case e torri. Grande presenza di alberi, di tutti i colori e forme, carico di valenze sacre e prevalentemente legato all’idea di cosmo vivente in continua rigenerazione: albero della vita, albero mistico segno della continua ascensione verso il cielo. E del cavallo, ricco di significati complessi, legati alle tenebre e ai poteri magici, allo psichismo inconscio, legato alla morte ma anche al sole e all’acqua, cavalcatura degli dei e simbolo di maestà? Molto presente la raffigurazione, venata di nostalgia, della donna come simbolo di un mistero erotico di energia e vitalità, animale e insopprimibile.

La mostra presenta, tra l’altro, una Resurrezione, una delle ultime opere realizzate da Scopa prima della sua scomparsa. Scopa, in questo dipinto, rende la natura soggetto non solo testimone del miracolo, mentre la terra sembra aprirsi al cielo colmo di accecante chiarore. Tanti sono i riferimenti alla meravigliosa Resurrezione di Piero della Francesca: ciò non ci stupisce essendo Scopa nato ad Urbino amando molto il Maestro di Borgo San Sepolcro.

Renzo Scopa ha espresso con autenticità nella sua arte significati di valore universale attraverso elementi simbolici che in gran parte derivano dalla cultura sacra e profana medieval-rinascimentale, in una sorta di sintesi tra tradizione e modernità. La sua ricerca si esprime attraverso temi ricorrenti e stili pittorico-espressivi variati all’interno di schemi compositivi audaci.

La mostra evidenzia la tecnica pittorica del dripping reinterpretata dall’artista: Scopa, dopo aver deposto per terra la tavola di legno, seminava il colore col pennello e costruiva le immagini coniugando la tecnica pittorica dell’action painting con l’arte figurativa che rimaneva comunque alla base della sua formazione. In questo modo l’artista creava nell’opera tessiture, orditi e trame di colori, cercando di mantenere un controllo del processo creativo. In sintonia con la filosofia dell’imperfetto, del non finito, più vitale e denso di potenzialità del perfettamente rifinito e concluso.

L’attenzione al mondo, alla natura, alla luce ed al buio che attraversa l’intero universo, è stata sempre presente, del resto, per Renzo Scopa, come ci ricordano queste sue parole scritte in giovane età:
“... L’aurora di questa mattina ha qualcosa
d’insolito, fugge con pungenti sguardi
di sbieco e con passo veloce come se fosse
meccanicamente mossa da una motrice, agitata
e inquieta ma chiara, e le case e la campagna,
le piante e gli Appennini, appaiono ben
visibili da lontano.”

E così, nel caleidoscopico «mondo dipinto» di Scopa – intravediamo figure umane e animali, paesaggi irreali e, al tempo stesso, realissimi, oggetti di una quotidianità povera e laica e segni di una forte religiosità e misticismo che affiora in questo mondo immaginario la cui realtà è stata per l’artista più reale di quella materiale, fisica.

Tra gli eventi collaterali della mostra, il 18 settembre si terrà a Citerna, cittadina che ospita la “Donazione Renzo Scopa”, la conferenza del Prof. Gualtiero De Santi, dell’ Università di Urbino “Carlo Bo”: Spazi naturali, spazi culturali. Arte e paesaggio in Renzo Scopa

Eventi collaterali :

Sabato 5 settembre Museo Tela Umbra – in occasione del vernissage mostra
Recital Il suono della parola
Scritti di Renzo Scopa
Interprete Maurizio Perugini
Interventi musicali a cura di Stefano Falleri

Sabato 12 settembre ore 18,00 - Museo Tela Umbra
“Costellazioni” gruppo di scrittura presenta:
Frammenti di luce, lettura di testi

Venerdì 18 settembre ore 18,00 - “Sala degli Ammassi”, Citerna
Conferenza del Prof. Gualtiero De Santi, Università di Urbino “Carlo Bo”:
Spazi naturali, spazi culturali. Arte e paesaggio in Renzo Scopa

RENZO SCOPA Due donne 1995

RENZO SCOPA Cavallo rosso 1994


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