DSC 9496(ASI) Perugia. Si è svolta  questa mattina la cerimonia di inaugurazione e presentazione del nuovo spazio dedicato alle audizioni protette, in via Campo di Marte 52, nella sede ristrutturata della ex II Circoscrizione.


Nella palazzina Campo di Marte trovano spazio oggi, al primo piano l’ufficio della cittadinanza “Le fonti”, il punto di ascolto della Croce Rossa, comitato provinciale, ed, al secondo piano diversi servizi: adozioni nazionali ed internazionali (zone sociali 2,3,4 e 5), affido familiare (zona sociale 2), ed unità competente multidisciplinare (zona sociale 2).
La ristrutturazione dell’immobile è stata realizzata in parte da ditte esterne, in collaborazione con il cantiere comunale con la supervisione dell’ing. Ricci, coadiuvato dal geom. Vannini.
I rifugiati, grazie alla collaborazione attivata dal Comune con Arci, hanno dipinto tutta la recinzione esterna.
Per rendere più sicuro tutto lo stabile, anche in relazione a quanto richiesto dalle assistenti sociali, sono state posizionate nella struttura alcune telecamere.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Piuma” (Progetto integrato unità multidisciplinare abuso), a difesa dei minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale, realizzato dai soggetti firmatari dell’Associazione temporanea di scopo (ATS), ossia Regione dell’Umbria, Comune di Perugia, Asl 2, Cooperative sociali Borgo Rete e Nuova Dimensione.
Il progetto nasce nel 2012 e si è sviluppato e concluso nel 2014.
E’ stato finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità e presentato con tutti i soggetti dell’ATI. Lo stesso ha previsto 4 fasi:
1)formazione specialistica e degli educatori: incontri formativi dell’ATI con assistenti sociali, pediatri, personale ospedaliero, avvocati, autorità giudiziaria, personale docente, psicologi educatori professionali.
2) Composizione dell’equipe multidisciplinare con il compito di consulenza e presa in carico insieme alla rete dei servizi sociali per le situazioni di minori che subiscono maltrattamenti e violenze in particolare sul versante sessuale. L’ equipe viene denominata UCM (unità competente multidisciplinare)
3) Realizzazione di uno spazio per incontri protetti genitori/bambini a P. S. GIOVANNI, sempre in un immobile del comune. (già ampiamente utilizzato, insieme ad altri spazi messi a disposizione della cooperazione)
4) infine lo SPAZIO NEUTRO PER LE AUDIZIONE PROTETTE dell’autorità Giudiziaria, dotato di vetro per l’osservazione del minore e impianto audio video per la registrazione, che è stato inaugurato oggi.
L’assessore Edi Cicchi, aprendo l’incontro, ha posto l’accento sul grande lavoro che è stato fatto, grazie al contributo di tutti. Oggi si è conclusa una tappa, ma il progetto, in realtà, prende un nuovo avvio. L’assessore ha confermato che il servizio per le audizioni protette, per come realizzato, è unico in Italia, visto che pochissimi Comuni hanno a disposizione una struttura di qualità, come è quella di via Campo di Marte, sotto l’aspetto architettonico ed urbanistico. Insomma è stato compiuto un lavoro egregio, importante per la città, perché verranno messi a disposizione dei cittadini dei servizi fondamentali.
Tutto ciò, peraltro, in un’area di Perugia che sta molto a cuore all’Amministrazione che ha intrapreso da tempo un percorso di rivitalizzazione dei quartieri limitrofi alla stazione.
“Oggi è un punto di partenza di un nuovo progetto che deve vedere la città proiettata verso i bambini che subiscono violenza. Quello che è stato realizzato è uno spazio di relazione, dove i bambini devono sentirsi protetti ed ascoltati”. Cicchi ha posto l’accento sulla rete tra istituzioni che è stata creata per rendere possibile il risultato; lavorare secondo tale metodologia rende i progetti sostenibili sotto tutti i punti di vista: “credere in quello che si fa ci permette di raggiungere obiettivi che credevamo non raggiungibili. Il senso morale di una società è dato da ciò che si fa per i nostri bambini”.
Partner dell’iniziativa la Regione dell’Umbria, rappresentata dall’assessore Barberini, che ha confermato la bontà della collaborazione tra tanti soggetti; questo è il segreto per un risultato positivo. Insomma è stata avviata una grande sfida che dovrà coinvolgere l’intero territorio regionale.
Per l’asl ha partecipato all’incontro la Dott.ssa Bioli; nonostante il momento di difficoltà economica – ha detto – l’attività dell’azienda non si è fermata. Ne è un esempio l’inaugurazione di oggi, testimonianza del fatto che si è voluto dare concretezza alle azioni previste nel progetto Piuma.
Il Prefetto di Perugia dott.ssa De Miro ha ricordato come anche la sua struttura si occupi di tutela dei diritti. Per questo ha espresso apprezzamento per un progetto di grande spessore che ha consentito di costruire una reta virtuosa di servizi rivolti a famiglie e bambini.
Il Prefetto ha posto l’accento sull’unicità della struttura, ubicata all’interno di quella che appare come una casa; ciò consentirà ai bambini di sentirsi realmente protetti.
In rappresentanza del Tribunale di Perugia ha partecipato all’incontro il giudice Semeraro, il quale ha chiarito come, nel caso di specie, vi sia stata una filosofia di fondo diversa: non si è guardato al progetto in modo settoriale, ma in senso complessivo, mettendo in rete le competenze di tutte le istituzioni coinvolte. Dunque le parole chiave sono:” formazione, rete, 360°, passione”, per un risultato straordinario che risponde pienamente alle esigenze di bambini ed operatori.
Per il Tribunale dei Minorenni, il giudice, dott.ssa Arcella, ha sottolineato come il progetto Piuma sia stato riempito di contenuti grazie al contributo delle istituzioni. Ovviamente non si tratta di un punto di arrivo, ma di partenza; occorre, infatti, mettere in pratica le idee ed utilizzate le strutture per far funzionare bene la rete, evitando che si creino dei vuoti.
Il consorzio Auriga, che ha fatto parte dell’ATI, mette a disposizione gli educatori per gli incontri protetti; la presidente Liana Cicchi ha sottolineato che il progetto è la conferma ulteriore dell’attenzione che la città di Perugia ha sempre dedicato ai minori.
Il Direttore dell’azienda ospedaliera Walter Orlandi ha chiarito che i servizi offerti fanno la differenza tra una società coesa ed una società disgregata. Dunque l’inaugurazione di oggi deve essere accolta con soddisfazione, ma con una raccomandazione: puntare tanto sulla formazione, determinante in un settore così delicato.
L’Avv. Isidori ha portato il saluto dell’ordine degli avvocati, che ha condiviso gli inviti rivolti a far funzionare concretamente la rete. L’obiettivo finale deve essere quello di abbattere i muri che si frappongono tra il lavoro degli operatori giuridici e la tutela dei minori.
Parola poi al garante regionale dell’infanzia ed adolescenza Maria Pia Serlupini, secondo cui i temi coinvolti sono due, ascolto ed abusi. Sotto il primo profilo ha ricordato che la convenzione Onu parla di diritto di ascolto del minore e dovere per lo Stato di far sì che lo stesso sia attivo. Oggi purtroppo l’Italia è in ritardo su questo tema, perché non c’è la cultura del riconoscimento del diritto dei ragazzi di essere considerati cittadini.
Per questo una stanza per le audizioni protette è una risposta a questa esigenza di ascolto.
Su abusi e maltrattamenti, Serlupini ha confermato che il Progetto Piuma è stato determinante, perché ha consentito di coinvolgere nella rete anche le scuole, punto di snodo per ogni iniziativa.
Chiusura di incontro a cura del sindaco di Perugia Andrea Romizi.
Secondo il Primo cittadino il valore aggiunto al progetto è stato dato dall’essere riusciti a costruire una grande rete. In questo percorso grande merito va riconosciuto all’assessore Cicchi, motore di tante azioni che si stanno portando avanti. Insomma una persona che fa la differenza insieme al suo staff.
Romizi ha espresso soddisfazione per la realizzazione dello spazio inaugurato oggi per varie ragioni. Innanzitutto perché si è deciso di fare questo percorso tutti insieme, individuando un luogo adatto alle esigenze di operatori e minori. In secondo luogo perché è stato riconsegnato a chi lavora in “trincea” un immobile in condizioni di salubrità, decoro e sicurezza. Un’operazione che l’Amministrazione ha già avviato da tempo anche per altre strutture pubbliche.
Ed ancora è stato restituito un luogo importante ad un quartiere “caldo”, che l’Amministrazione vuole “irrobustire” reinserendovi cellule sane, ossia strutture ricche di contenuti. Un grazie è stato rivolto dal sindaco anche ad Arci, che ha consentito di coinvolgere nella vita cittadina i ragazzi stranieri, con l’obiettivo di vincere pregiudizi e paure, favorendo l’integrazione e l’accoglienza.
“Oggi siamo ad un punto di partenza: dobbiamo lavorare tutti in modo coeso per evitare che le maglie di questa rete nel tempo possano sfilacciarsi. Quindi l’appello che rivolgo a tutti i presenti è di continuare ad operare in questo modo, condividendo le idee e le azioni, ma anche coinvolgendo i cittadini nei progetti di riqualificazione dei quartieri, affinché la gente possa riprendersi gli spazi e sottrarli al degrado”.
In tutto questo il Comune sta facendo la propria parte, recitando il ruolo di capofila sul territorio regionale sul sociale, ma anche in tanti altri ambiti.
Visto che al piano superiore dell’immobile è stata ricavata un’ampia sala riunioni, quella al piano terra, che in alcuni giorni viene utilizzata da Croce Rossa come punto di ascolto, verrà “restituita” al quartiere, come punto aggregativo. Il quattro dicembre pomeriggio (dalle 16.30) l’iniziativa sarà presentata. Ci saranno laboratori attraverso i quali i ragazzi ricostruiranno con delle scatole la città che vorrebbero ed altri laboratori per i più piccini. Una mostra fotografica con foto, fornite dagli abitanti del quartiere, daranno il senso dell’evoluzione di quel quartiere progettato urbanisticamente nel 1939.
L’assessore Cicchi ha concluso l’incontro con una citazione da Dante Alighieri: “tre cose sono rimaste in paradiso: le stelle, i fiori ed i bambini”.

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