sala consiglio comunale 4Lo propongono Renda e Morbello con un odg

(UNWEB) Perugia. Il gruppo Tesei Presidente per l’Umbria con le consigliere Francesca Renda e Maria Cristina Morbello ha presentato un odg per sollecitare la costituzione di una commissione permanente sulla disabilità ed i disagi giovanili in ambito comunale.

Ciò deriva dalla constatazione del forte aumento dei casi di disagio giovanile emersi nel nostro territorio come nel resto d’Italia e dalla situazione di disuguaglianza in cui spesso i disabili vengono a trovarsi. Per rispondere a questa situazione la commissione, quale organo con funzioni di iniziativa e proposta, può fornire un contributo importante.

Di seguito l’odg:

“PREMESSO

che le società moderne sono oggetto di una continua trasformazione e registrano sostanziali evoluzioni di tutti i fenomeni che di esse fanno parte;

che tali fenomeni, i cambiamenti che li interessano e tutte le conseguenze umane, sociali e personali che da essi scaturiscono non possono essere ignorate da una società che vuol definirsi civile;

che un contributo sostanziale per affrontare i fenomeni in questione e operare per creare le condizioni perché essi possano essere recepiti, analizzati e si vengano a individuare per i medesimi soluzioni idonee deve essere necessariamente fornito dalle istituzioni a tutti i livelli;

che nelle società moderne quelli della disabilità e dei disagi giovanili sono due fenomeni sicuramente importanti che devono essere trattati con consapevolezza, competenza e con la giusta considerazione;

che la definizione di disabilità nel tempo ha conosciuto una sostanziale trasformazione non potendo più oggi essere considerata solo nel suo aspetto di limitazione insita nell’individuo e essere trattata esclusivamente come un problema medico;

che al contrario il paradigma oggi universalmente applicato è il cosiddetto Modello Sociale della Disabilità secondo il quale la medesima è il risultato di un’interazione tra il livello di limitazione individuale fisica o sensoriale o cognitiva o mentale e il contesto di vita essendo la disabilità dunque in gran parte conseguenza di fattori sociali;

che nel nostro periodo storico anche il fenomeno del disagio giovanile è un tema di straordinaria attualità in Italia cosi come in Europa raggiungendo delle volte anche punte drammatiche;

EVIDENZIATO

che anche dal punto di vista numerico si può avere la percezione dell’importanza dei fenomeni della disabilità e del disagio giovanile nella nostra società;

che pur non esistendo ancora nel nostro paese un’anagrafe delle persone diversamente abili i dati che emergono dal primo rapporto dedicato alla disabilità italiana, pubblicato dall’Istat nel 2019, testimoniano come tale condizione riguardi un significativo numero di individui;

che secondo tale rapporto sono 3,1 milioni le persone disabili nel nostro paese pari al 5,2% della popolazione e che di queste 1,5 milioni, circa la metà del totale, hanno più di 75 anni;

che se a questo numero si aggiungono anche le persone che dichiarano di avere limitazioni non gravi, il numero di persone con disabilità in Italia sale a 12,8 milioni, circa il 21,3% della popolazione totale;

che anche sul fronte del disagio giovanile si registrano numeri in decisa crescita e il rapporto Istat su tale tema datato 2021 conferma le crescenti difficoltà psicologiche affrontate dai più giovani nell’attuale periodo storico con un aumento significativo della percentuale di adolescenti insoddisfatti e con un basso punteggio di salute mentale passati dal 3,2% del totale nel 2019 al 6,2% nel 2021;

che dal rapporto Istat emerge come a pagare in maggior misura il periodo della pandemia siano stati i più giovani, soprattutto se donne, con circa 220 mila ragazzi tra i 14 e i 19 anni che si dichiarano insoddisfatti della propria vita e si trovano, allo stesso tempo, in una condizione di scarso benessere psicologico;

che in tale contesto secondo il rapporto è diminuita in modo tangibile anche la soddisfazione per le relazioni con gli amici, mentre è aumentato tra i ragazzi tra i 14 e i 17 anni il consumo di alcol, droghe e fenomeni quali bullismo, violenza e vandalismo a opera di giovanissimi, tutte queste manifestazioni estreme di una sofferenza e di una irrequietezza diffuse e forse non transitorie;

CONSIDERATO

che diversi dati dimostrano in maniera evidente come la condizione di disabilità incida sulle relazioni interpersonali e sulla partecipazione sociale degli individui fotografando una situazione nella quale si ha una popolazione disabile alla quale sono negati vari aspetti della quotidianità;

che risulta sempre più urgente agire sulle cause strutturali delle disuguaglianze creando le condizioni per cui le persone disabili abbiano la possibilità di esercitare i propri diritti di cittadini;

che alle persone con disabilità deve essere riconosciuto il diritto a vivere nella società con la stessa libertà di scelta delle altre persone contribuendo a creare le condizioni per adottare misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento di tale diritto;

che obiettivo ampiamente condiviso deve essere quello di costruire e promuovere una società realmente accessibile e inclusiva che guardi la realtà con gli occhi delle persone disabili e riesca a far proprie tutte le esigenze di queste ultimi nei diversi ambiti lavorativi, sociali, infrastrutturali, sportivi e della corretta fruizione del tempo libero, includendo automaticamente in tale esigenze quelle delle persone cosiddette normodotate;

che tale tipo di visione oltre a dover rappresentare un linea di azione ispiratrice per le diverse istituzioni, cosi come per tutte le altre realtà esistenti nella società, è sancita dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità che all’art. 4 afferma che gli Stati si impegnano a garantire e promuovere la piena realizzazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali per tutte le persone con disabilità senza discriminazioni di alcun tipo sulla base della disabilità;

che anche per il sempre più attuale tema del disagio giovanile occorre trovare soluzioni idonee per un fenomeno che negli ultimi anni ha registrato una netta accelerazione con un sempre maggior numero di soggetti interessati da tale condizione e stante le minori risorse a disposizione per affrontare il medesimo con un conseguente allargamento della forbice tra il bisogno e le capacità di fornire adeguate risposte;

che la tematica del disagio giovanile non può più definirsi emergenziale e ad essa bisogna fornire risposte organizzate e tempestive che possano permettere un’accoglienza della sofferenza dei ragazzi prima che questa assuma forme più conclamate e invalidanti;

che organi istituzionali dedicati alla trattazione di queste importanti tematiche sono già presenti in altre realtà quali solo per citarne alcune Sassari e Bologna che all’interno dell’amministrazione comunale possono annoverare commissioni consiliari permanenti afferenti il tema della disabilità e del disagio giovanile;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

a adoperarsi per addivenire alla costituzione di una commissione consiliare permanente dedicata al tema della disabilità e del disagio giovanile;

a far si che alla commissione siano attribuiti compiti di iniziativa e di proposta con riferimento a qualsiasi intervento volto a promuovere la tutela e l’integrazione dei disabili e la trattazione del problema del disagio giovanile.