LOCANDINA CONFERENZA page 0001(UNWEB) Con grande soddisfazione Arti Decorative Italiane comunica che ARPAL Umbria, con Determinazione Dirigenziale n. 947 dell’11/06/2025, ha ufficialmente approvato e inserito nel Repertorio regionale delle qualificazioni lo standard professionale e formativo per la figura di “ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE DI RICAMI E MERLETTI”.
Si tratta di un riconoscimento importante per la storia del Ricamo e del Merletto che restituisce piena dignità e tutela a un mestiere tradizionale tramandato per generazioni, spesso invisibile e privo di una qualificazione ufficiale.


Il progetto è stato promosso dalla Presidente di ARTI DECORATIVE ITALIANE – Associazione Professionale Insegnanti di Ricamo, Merletto e Arti Tessili Italiane - in collaborazione con l’Ente di Formazione accreditato SUSTENIA di Bastia Umbra, che ne ha curato gli aspetti tecnico-progettuali.
Tra i sostenitori del progetto, Associazioni/Ditte ed Enti degni di nota: Confartigianato UMBRIA, Club per l’UNESCO di Perugia-Gubbio-Alta Umbria, Fondazione “Istituto di Formazione Culturale Sant’Anna”, Perugia1416.
Oltre al suo valore formativo e professionale, il ricamo nel tempo è stato assunto anche come simbolo di pace, dialogo tra culture e tessitura di relazioni umane.
Il suono dell’ago con il filo che fora e attraversando pazientemente il tessuto migliaia di volte up and down…up and down…up and down…segue il disegno tracciato con svariati punti che prende forma diventando un ricamo prezioso e di nuovo l’ago, l’uncinetto, o il modàno e il ticchettio dei fuselli che si incrociano catturano il filo, costringendolo a seguire uno schema o un disegno, oppure a memoria, tramandano gesti, creano bellezza condivisa diventando un atto sociale, educativo e culturale.
Gesti lenti e silenziosi che uniscono generazioni, etnie, popoli e donne nel mondo.
La nuova qualifica contribuisce così a rafforzare il legame tra territorio, tradizione e futuro, rilanciando un mestiere profondamente radicato nel patrimonio umbro e italiano e riconosciuto dall’UNESCO, come bene immateriale da salvaguardare. Fatto sta che Arti Decorative Italiane ha presentato al Ministero dei Beni Culturali “LA VIA DEL RICAMO ITALIANO, progetto di candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO, che ne ha dato riscontro, indicando la procedura per la bozza di relativo format di dossier a livello nazional, relativa alla presentazione delle proposte di candidatura.
“Se da una parte ricamare è l’Arte di unire insieme fili e tessuti, e fare merletti è emozionarsi nel vedere un filo che si trasforma nelle proprie mani, dall’altra ricamare e “merlettare” significano anche costruire pace, cura, ascolto, unendo memorie, comunità e identità. Poiché il Ricamo e il Merletto, come tutte le Arti, sono portatori di messaggi compresi da tutti i popoli della terra”.
Afferma Geneviève Porpora presidente di Arti Decorative Italiane e promotrice del progetto.
Questo riconoscimento formale non è solo una vittoria culturale, ma anche una svolta sociale e occupazionale, aprendo nuove strade per la formazione, l’inclusione femminile, la rigenerazione di mestieri e territori, con particolare attenzione all’utilizzo di materiali e procedimenti ecosostenibili, come le tinture naturali dei filati nonché al supporto di nuove tecnologie come l’AI.
L’Umbria diventa così Regione capofila in Italia per la valorizzazione delle Arti Tessili, offrendo un modello replicabile in altre Regioni e comunità italiane.